Dazi amari per Nvidia, le tariffe di Trump fanno crollare la quota di mercato del colosso dei chip
La misura potrebbe costare a Nvidia una perdita di fatturato nell'ordine dei 15 miliardi di dollari
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Nvidia, crolla la quota di mercato del colosso americano dei chip
Primi clamorosi effetti della politica dei dazi inaugurata dal presidente Donald Trump che penalizza anche i colossi hi-tech statunitensi. L'amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, ha detto che i controlli statunitensi sulle esportazioni di chip in Cina stanno favorendo aziende cinesi come Huawei riducendo la quota di mercato di chip Nvidia in Cina dal 95% al 50%.
Inoltre ha avvertito che le restrizioni potrebbero rafforzare la concorrenza globale contro la tecnologia statunitense. "Il controllo degli Usa sull'export di Microchip Ai dalla Cina è stato un completo fallimento - ha detto Huang - i presupposti di base che hanno portato alla norma si sono rivelati errati".
La stretta ha dunque spinto le aziende cinesi a contare sulla tecnologia sviluppata localmente. E il colosso degli apparati di rete per tlc, Huawei, che da anni subisce pesanti restrizioni nella vendita dei suoi prodotti negli Usa, è stato prontissimo a cogliere l'occasione implementando molto rapidamente la produzione della sua divisione microprocessori.
Il blocco Usa sui chip cinesi ad alto contenuto tecnologico ha dunque alimentato investimenti aggressivi da parte del governo di Pechino per sviluppare una catena di approvvigionamento autonoma da produttori esteri. La reazione di Huang è maturata dopo che la Cina ha esortato gli Usa a correggere le azioni illecite e a bloccare le misure discriminatorie a seguito delle linee guida che ammoniscono le aziende a non utilizzare chip provenienti dalla Cina inclusi i chip Ascend per l'Ai sviluppati da Huawei.
Non c'è dubbio che il cruciale mercato dei microprocessori rappresenta uno dei terreni di scontro più strategici tra Stati Uniti e Cina. Già da tempo comunque Washington ha imposto restrizioni per evitare che i chip cinesi vengano utilizzati per scopi militari o per implementare modelli di Ai in grado di competere con quelli statunitensi. Secondo Huang la misura potrebbe costare a Nvidia una perdita di fatturato nell'ordine dei 15 miliardi di dollari.