Dazi? La Bce non si scompone: inflazione contenuta e nuovi tagli in vista. Ecco il tasso atteso nel 2026

La Bce taglia ancora: tasso sui depositi al 2%, inflazione attesa all’1,6% nel 2026. Restano le condizioni per continuare con gli allentamenti. Il commento

di Michele Sansone*
Economia

Bce, verso un tasso terminale all’1,5%: le proiezioni confermano lo spazio per ulteriori tagli

Il taglio dei tassi era ampiamente atteso, ma l’attenzione dei mercati si è concentrata soprattutto sulle nuove proiezioni dell’inflazione presentate dalla BCE, che indicano un calo significativo del tasso terminale entro un anno. In base alle stime aggiornate, l’inflazione è destinata a raggiungere l’1,6% nel 2026, principalmente per effetto del contenimento delle pressioni inflazionistiche legate al comparto energetico, in particolare al petrolio. Il Consiglio direttivo ha confermato la propria determinazione a mantenere l’inflazione al di sotto dell’obiettivo del 2%, proseguendo nel percorso già delineato.

La principale fonte di ottimismo della BCE — in linea con la nostra analisi — risiede nella valutazione che la nuova ondata di protezionismo avrà un impatto contenuto sull’inflazione nell’area euro. L’analisi approfondita della dinamica commerciale condotta dalla banca centrale appare più rassicurante che preoccupante. In sintesi, il contesto resta favorevole a un proseguimento del ciclo di allentamento monetario. Stimiamo un tasso terminale all’1,5% entro la metà del 2026.

*country manager di iBanFirst Italia

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