Dazi, nuova controproposta dagli Stati Uniti. La Casa Bianca pronta a prorogare la scadenza del 9 luglio
L'amministrazione Trump parla di "88 miliardi già incassati con i nuovi tassi". Europa in sospeso
Trump (Foto Lapresse)
Casa Bianca, attesa per la decisione di Trump sui dazi. Tra rinvio e accordo "salato"
La scadenza fissata al 9 luglio si avvicina e per Trump è tempo di decidere cosa fare sui dazi. Da una parte il presidente americano apre a un possibile nuovo rinvio del termine ma dall'altra apre anche a una proposta di accordo presentata all'Europa, ma non si tratta esattamente di un gesto di cortesia, le richieste di Trump sono piuttosto pesanti. Non solo appare inevitabile una soglia minima del 10% di dazi sui prodotti europei ma viene chiesto anche maggiore acquisto di Gnl e materie critiche, tra cui il combustibile per il nucleare. L'amministrazione Usa però potrebbe come detto prorogare la scadenza di luglio, quando è prevista l'entrata in vigore di dazi più elevati sulle importazioni da decine di Paesi. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
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"Potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente" ha spiegato Leavitt. Il 2 aprile scorso (chiamato da Trump "il giorno della liberazione") il presidente americano ha svelato i cosiddetti dazi reciproci con numerosi Paesi. Nei giorni successivi ha concesso una pausa di 90 giorni che scade il 9 luglio cedendo alle tensioni dei mercati finanziari. Se entro quella data non saranno raggiunto accordi commerciali, il presidente Usa ha assicurato che le tariffe aumenteranno, tornando probabilmente al valore annunciato in aprile. Poi annuncia: "Con i dazi gli Stati Uniti hanno finora incassato 88 miliardi di dollari".