Dazi, la guerra continua: Pechino colpisce la carne di maiale Ue. Stangata sull'export e tariffe fino al 62%

La Cina annuncia che imporrà dazi antidumping provvisori sulle importazioni di carne suina europea, che vanno dal 15,6% al 62,4%. Data di inizio? Il 10 settembre

di Emma Rossi

Xi Jinping e von der Leyen (Foto Imagoeconomica)

Economia

Cina, Pechino mette dazi al 62% sulla carne di maiale Ue 

La Cina annuncia che imporrà dazi antidumping provvisori sulle importazioni di carne di maiale europea, che vanno dal 15,6% al 62,4%, a partire dal 10 settembre. L'annuncio arriva in seguito a un'indagine che, secondo il paese, ha rivelato pratiche di dumping. Il gigante asiatico ha avviato l'indagine nel giugno 2024, poco dopo che Bruxelles aveva annunciato la sua intenzione di imporre dazi aggiuntivi sui veicoli elettrici importati dalla Cina. "L'autorità inquirente ha accertato in via preliminare che le importazioni di carne di maiale e sottoprodotti di carne di maiale dall'Unione Europea sono oggetto di dumping", ha dichiarato venerdì il Ministero del Commercio cinese, giustificando la misura. Le autorità hanno deciso di attuare "misure antidumping provvisorie sotto forma di cauzioni" da depositare presso la dogana, ha aggiunto. 

La risposta dell'Ue

 La Commissione Europea adotterà tutte le misure necessarie a "proteggere" i produttori europei di carne di maiale, dopo che la Cina ha imposto dazi antidumping fino al 62% sulle importazioni di carne suina dall'Unione. Lo dice il portavoce al Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Prendiamo atto e guarderemo i dettagli - afferma - ma riguardo all'indagine della Cina che ha preceduto la decisione l'abbiamo seguita con attenzione e, a quanto ci risulta, era basata su accuse dubbie e prove insufficienti. Pertanto, non era in linea con le regole della Wto riguardanti l'avvio di un'indagine. Studieremo i dettagli e decideremo sulle prossime mosse, ma posso assicurarvi che faremo tutti i passi necessari a proteggere i nostri produttori e la nostra industria".

Gill ha detto di non potere allo stato dare indicazioni su possibili misure di aiuto ai suinicultori europei, ma "la Commissione, agendo per conto dell'Ue, fa il massimo per assicurare che, per quanto riguarda le relazioni commerciali nel mondo, vengano massimizzate le opportunità di esportazioni per i nostri operatori, anche per quanto riguarda la carne di maiale". "Abbiamo un surplus di 60-70 mld di euro nell'agroalimentare e questo non è un caso: succede perché la Commissione fa un duro lavoro per aprire nuove opportunità di mercato, ma anche per difendere i nostri produttori quando necessario. Non posso rispondere ora, ma sicuramente valuteremo tutte le opzioni", ha concluso. 

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