De Benedetti, parte il pignoramento: si mette male con l'Agenzia delle Entrate. L'Ingegnere rischia una batosta da 6 milioni

Il contenzioso è di lunga data ma ha avuto alcuni sviluppi recentissimi. Tutti i dettagli e che cosa rischia davvero Carlo De Benedetti

Andrea Giacobino
Carlo de Benedetti
Economia

De Benedetti, si mette male con l'Agenzia delle Entrate

Si mette male per Carlo De Benedetti con l’Agenzia delle Entrate. Il contenzioso fra l’Ingegnere e il Fisco è descritto nel bilancio del 2024 di Romed, cassaforte con cui De Benedetti opera sui mercati finanziari e che lo scorso anno scommettendo sulle criptovalute è tornata in utile per 1,1 milioni di euro dopo anni di perdite.

Il contenzioso è di lunga data ma ha avuto alcuni sviluppi recentissimi. Nel 2016 Romed e la controllante Romed International impugnano gli accertamenti che il Fisco ha avviato a seguito di verifiche tributarie effettuate in quell’anno nei confronti delle due società aventi per oggetto la riqualificazione da parte dell’Erario di alcuni rimborsi di finanziamento soci.

Ne nasce quindi un contenzioso perché, come detto, Romed e la controllante impugnano tutti gli accertamenti elencando, dice la nota integrativa del bilancio del 2024 di Romed, “una serie di doglianze tutte idonee a supportare la declaratoria di illegittimità degli avvisi di accertamento”. In seguito però all’iscrizione a ruolo a titolo provvisorio in pendenza del giudizio tributario, lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha richiesto a Romed International il pagamento di 6,6 milioni, avviando una procedura esecutiva di pignoramento a valere sul finanziamento infruttifero d’interessi erogato dalla società alla controllata Romed.

Ora il giudizio tributario è pendente in Cassazione. Quante possibilità ha De Benedetti di vincere contro il Fisco e di non pagare? Poche, a leggere sempre il bilancio Romed dove si spiega che il parere rilasciato dallo studio legale-tributario incaricato della difesa della società, ha ritenuto “possibile l’eventualità che la società possa rimanere definitivamente soggetta al pagamento delle imposte accertate negli atti impositivi a seguito di soccombenza nell’ultimo grado di giudizio per una porzione degli accertamenti in questione”. Lo stesso studio ha ritenuto anche “probabile” che Romed International “possa essere soggetta al pagamento di un’altra porzione degli accertamenti”.

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