Dl Aiuti bis, taglio di 1 punto del cuneo e pensioni rivalutate 3 mesi prima

Le attuali ipotesi del governo riguardanti il Decreto legge prevedono il taglio del cuneo per i redditi fino a 35 mila euro

Economia
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Dl Aiuti bis, un punto in meno del cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro e rivalutazione pensioni anticipato di 3 mesi. Le ipotesi

Sul taglio del cuneo fiscale al momento si ragiona su una possibile riduzione di un punto percentuale (rispetto alla base di partenza di 0,8 punti emersa ieri) per lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro per un periodo di sei mesi. Mentre per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni prevista da gennaio 2023, l'ipotesi è di anticiparne, in parte, l'effetto di tre mesi, anziché sei come emerso ieri. Sono queste, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, le ipotesi su cui si sta ragionando nell'ambito del Decreto Aiuti bis.

Dl Aiuti bis, Camera: ok a relazione su indebitamento

Via libera dell'Aula della Camera alla Relazione al Parlamento 2022 presentata dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze al Consiglio dei ministri che contiene la richiesta di autorizzazione al ricorso all'indebitamento per 14,3 miliardi nel 2022, avanzata dal Governo, per finanziare le misure previste dal Dl Aiuti bis. I voti a favore sono stati 419, un contrario, due gli astenuti. Per questa votazione era richiesta la maggioranza assoluta. La relazione è stata approvata con una risoluzione sottoscritta anche da Fdi.

Dl aiuti bis, Brunetta: "Bene ok a scostamento virtuoso"

"La Camera ha appena approvato la risoluzione sulla Relazione al Parlamento sull'aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica per contrastare le conseguenze negative dell'aumento dei prezzi dell'energia e, più in generale, dell'inflazione. Si tratta dell'autorizzazione al Governo a utilizzare il miglioramento dei saldi per finanziare le misure del decreto aiuti bis. Uno scostamento 'virtuoso', perché non comporta nuovo deficit".

Così il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Il Governo Draghi usa così "il miglioramento dei saldi per difendere il potere d'acquisto delle famiglie e la competitività" delle imprese.