Donnarumma (Terna): "Piano da 4,3 mld per la sicurezza delle reti"

Economia
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Terna, l'ad Donnarumma: investiremo 4.7 miliardi in Italia

"Terna investirà sulla sicurezza, sullo sviluppo delle interconnessioni e sul rinnovo delle reti circa 4,3 mld in dieci anni". Ad annunciarlo l'ad Stefano Donnarumma in un'intervista al Corriere della Sera. "La rete di trasmissione italiana - spiega - e' gia' molto avanzata e connessa con tanti Paesi (Francia, Austria, Montenegro, Grecia) ed entro il 2028 lo sara' anche con la Tunisia. Stiamo irrobustendo il collegamento con l'Austria, a inizio anno ne entrera' in esercizio un altro con la Francia e prevediamo un secondo collegamento con la Grecia". "L'Italia - afferma ancora l'ad di Terna - e' il cuore delle nostre operazioni. Due dei progetti piu' importanti sono il Tyrrhenian Link, fra Campania, Sicilia e Sardegna e l'Adriatic Link fra Marche e Abruzzo per i quali impiegheremo nel complesso 4,7 miliardi".

"Dobbiamo - spiega ancora Donnarumma - rendere le reti capaci di ricevere l'energia prodotta da fonti rinnovabili e di gestirla in maniera stabile e sicura. Dobbiamo dare al sistema la capacita' di rimanere in equilibrio, di risolvere i colli di bottiglia o i vuoti. Per questo servono impianti e sistemi di accumulo in grado di compensare le variazioni di produzione di solare ed eolico. Terna ha un piano decennale che prevede 18 miliardi di investimenti, con il 10 per cento destinato esclusivamente all'innovazione".

Per quanto riguarda i principali temi che trovera' sul tavolo del GO15 e che porra' in qualita' di neo presidente per il 2022, Donnarumma ha affermato: "il primo e' la resilienza delle reti e il guasto a inizio gennaio a un impianto in Croazia che ha portato a un black out in quel Paese ce lo ha ricordato ancora una volta. Per fortuna quando l'incidente si e' propagato ed e' arrivato al confine, i nostri sistemi di difesa, insieme a quelli francesi, hanno evitato la propagazione nel resto d'Europa".

"Il cambiamento climatico - ha affermato ancora l'ad di Terna - mette a dura prova le nostre infrastrutture. Per questo dobbiamo agire subito, realizzando importanti investimenti per mettere in sicurezza la rete. La condivisione e' alla base del funzionamento del GO15". "Il GO15 e' parte integrante del processo della transizione energetica perche' e' proattivo con i decisori e ha avviato un dialogo continuo con le istituzioni sia nazionali sia globali, per fare capire l'importanza delle infrastrutture di rete che riveste un ruolo centrale se si vuole arrivare alla completa decarbonizzazione. Ci confrontiamo - ha copncluso - anche sulle istanze da sottoporre ai diversi regolatori nazionali".