Editori, via libera all'equo compenso: i big della rete pagheranno per le news

La remunerazione sarà stabilita da una trattativa editori-piattaforme

Economia
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Editori, ok dal Cdm all'equo compeso per l'utilizzo degli articoli. I giganti della rete pagheranno per le notizie 

Il Cdm ha approvato il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sul copyright relativamente al mercato unico digitale. "L’Italia recepisce la direttiva copyright e rafforza la tutela degli autori e degli artisti con norme chiare e meccanismi trasparenti e adeguati all’era digitale", ha dichiarato il ministro della Cultura Franceschini. "L’obiettivo di fondo è quello di adattare la legge sul diritto d’autore all’ambiente digitale contemporaneo per garantire maggiori tutele ai titolari dei diritti e, allo stesso tempo, nuove opportunità per l’industria creativa".

Diritto d'autore e piattaforme digitali

Un equo compenso per gli editori per l’utilizzo dei loro articoli da parte delle piattaforme online, social compresi, con la possibilità per gli autori di ricevere una quota dei proventi, è quanto sancisce il decreto. La remunerazione dipenderà da una trattativa editori-piattaforme. Mentre l'Agcom stabilirà i criteri per determinare il compenso, tenendo conto del numero di consultazioni online.

Inoltre le piattaforme web quando concedono l'accesso a opere protette caricate da utenti sono obbligate a ottenere l'autorizzazione da parte dei titolari dei diritti. La normativa introduce il principio della remunerazione adeguata e proporzionata al valore potenziale o effettivo dei diritti concessi in licenza. Si regola anche la pubblicazione online di estratti molto brevi degli articoli senza il diritto a equo compenso.

Il sottosegretario all'editoria Moles epsrime soddisfazione per il via libera al decreto: "Affermato così un principio sacrosanto: le imprese editoriali devono ricevere un equo compenso per gli articoli di carattere giornalistico caricati sul web". "Il lavoro svolto è a mio avviso giusto ed equilibrato", aggiunge Moles.