Confindustria, corsa alla presidenza. Orsini davanti a Garrone: il sondaggio

Nonostante il netto vantaggio, circa la metà del campione non ha espresso una preferenza

di Redazione
Tags:
confindustriaorsini
Emanuele Orsini e Edoardo Garrone
Economia

Confindustria, corsa alla presidenza

Emanuele Orsini è in vantaggio nella corsa alla presidenza di Confindustria, secondo una ricerca dell'istituto Swg, (rilanciata da Libero e il Giornale), condotta su 400 imprese iscritte alla confederazione. L'ad di Sistem Costruzioni e presidente di Tino Prosciutti è preferito dal 58% degli intervistati rispetto al concorrente Edoardo Garrone, presidente di Erg e del Sole 24 Ore. Tuttavia, nonostante il netto vantaggio, circa la metà del campione non ha espresso una preferenza.

La predominanza di Orsini è giustificata dalle priorità individuate dagli associati. La ricerca indica che il 51% delle imprese ritiene che il nuovo presidente di Confindustria dovrebbe provenire da una piccola o media impresa, soprattutto nel Nord-Est e nel Centro Italia. Le aziende si aspettano inoltre che Confindustria collabori con le istituzioni e il governo nella definizione delle strategie industriali e nella tutela degli interessi delle PMI (45% per entrambe le risposte). Anche il ruolo di Confindustria nel promuovere una tassazione equa e incentivi statali per le imprese è considerato importante (40%).

Le priorità per sostenere la crescita industriale includono la semplificazione della burocrazia (48% del campione), la riduzione della pressione fiscale attraverso il taglio del cuneo (39%), e la promozione dell'innovazione tecnologica e digitale (39%). Al terzo posto c'è la modernizzazione delle infrastrutture (34%).

Il sondaggio rivela una percezione storica dell'importanza di questa elezione per Confindustria. Sebbene gli intervistati abbiano fiducia nell'associazione (58% del totale), le valutazioni sulla sua efficacia non sono troppo lusinghiere. Si richiede a Confindustria di non essere influenzata dal governo e di ascoltare le PMI senza favorire le grandi imprese. Il discorso di Orsini al consiglio generale sembra riflettere questi presupposti, concentrandosi su "dialogo, identità e unità".