Enel, Ferrari, Prada, Moncler: ecco i marchi italiani che valgono di più

La classifica dei marchi italiani con maggior valore intangibile secondo il report di Brand Finance

Economia
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Enel, Ferrari, Prada e non solo: ecco la classifica delle imprese di maggior valore 

Enel, Ferrari, Prada, ma anche Moncler e Campari: secondo il report di Brand Finance Global Intangible Finance Tracker 2021,  tra le imprese italiane quotate mediamente gli intangibili pesano meno rispetto alla media globale. Situazione analoga per le italiane rispetto alle tedesche e alle britanniche. Le italiane hanno una quota di intangibili simile alle spagnole e alle cinesi. Le russe hanno una quota di intangibili quasi inesistente, diversamente le francesi e le americane hanno una quota di intangibili nettamente superiore alla media.

Nel dettaglio, Enel è l’impresa italiana quotata con maggiore valore intangibile, pari a 95,5 miliardi di dollari pari al 55% del valore di tutta l’impresa e pari al 19% di tutto l’intangibile italiano. Nella top 10 delle imprese italiane con maggiore valore intangibile, tra le altre ci sono anche Ferrari, Prada, Moncler e Campari. Microsoft è l'impresa con maggiore valore intangibile al mondo, seguono Apple e Saudi Aramco.

A livello globale nel 2019 il peso sul valore di impresa degli asset intangibili ha superato quello dei tangibili; da allora la crescita di asset come marchi, avviamento, brevetti, contratti, relazioni con clienti non si è ancora arrestata. Durante la pandemia sembra esserci stata un'accelerazione infatti nel 2018, gli intangibili pesavano mediamente il 48% del valore di impresa, nel 2021 pesano il 54%. In particolare, negli ultimi due anni il valore degli intangibili è aumentato da $61.000 miliardi a $74.000 miliardi pari ad una crescita del 23%.

Gli asset intangibili indicano buone prospettive di crescita sostenibile, infatti le imprese che crescono maggiormente hanno messo a punto una strategia di sviluppo degli asset intangibili sui quali investono quasi il triplo delle altre (MCKinsey 2021). Da una analisi di Brand Finance, tra le imprese presenti nel S&P500 mediamente il trademark pesa il 20% del valore di impresa, quelle che hanno una quota superiore di valore del brand crescono molto di più delle altre perchè un brand forte è in grado di attrarre clienti in maniera sostenibile.

Massimo Pizzo managing director Italia di Brand Finance afferma: "Nelle economie avanzate lo sviluppo dei processi produttivi è basato sempre più sulla conoscenza. L’economia della conoscenza è caratterizzata da processi di innovazione permanente che richiedono all’impresa investimenti in proprietà intellettuale, ricerca, tecnologia, software e capitale umano. Proprio perchè gli asset intangibili rappresentano innovazione e prospettive di buona crescita a breve e crescita a una quota bassa di intangibili non è un elemento positivo. A conferma di tutto questo il governo ha deciso di introdurre una forte agevolazione per gli investimenti in ricerca & sviluppo di tutti i beni immateriali inclusi i marchi."