Euro digitale, svolta a Bruxelles: il Consiglio europeo dà l’ok al progetto. Cipollone: "Possibile uso internazionale"
Se il regolamento sarà adottato dai co-legislatori nel 2026, la BCE punta a essere pronta per una prima possibile emissione dell’euro digitale nel 2029
Christine Lagarde e l'Euro digitale
Euro digitale, via libera dal Consiglio UE: passo decisivo verso l’introduzione
Via libera del Consiglio Ue alla posizione negoziale sull'euro digitale e al rafforzamento dello status di moneta legale del contante. Lo annuncia il Consiglio. L'euro digitale affiancherà il contante, con pagamenti anche offline, elevata tutela della privacy e limiti alle giacenze per evitare rischi alla stabilità finanziaria. Previsti tetti alle commissioni e accesso equo alle infrastrutture tecnologiche per i prestatori di servizi di pagamento. Nell'intesa si chiarisce inoltre l'obbligo di accettazione del contante, con eccezioni mirate, e introduce piani di resilienza per crisi dei pagamenti elettronici.
Bce: "Bene il Consiglio Ue, pronti per l'euro digitale nel 2029"
La Banca centrale europea accoglie con favore la definizione della posizione del Consiglio Ue sul pacchetto moneta unica, definendola un "passo decisivo" verso l'introduzione dell'euro digitale e il rafforzamento del corso legale del contante. In una dichiarazione, la Bce ringrazia la presidenza danese del Consiglio e le precedenti presidenze di turno per aver costruito un consenso tra gli Stati membri. Se il regolamento sull'euro digitale sarà adottato dai co-legislatori nel 2026, segnala, Bce punta a essere pronta per una possibile prima emissione della valuta digitale nel corso del 2029.
Cipollone: "L'euro digitale guarda al possibile uso internazionale"
"L'euro digitale è concepito tenendo conto di un possibile uso internazionale, in modo da rispettare la sovranità degli altri paesi ed evitare un'indesiderata sostituzione valutaria". Lo ha detto Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo che guida il progetto dell'euro digitale, intervenendo a Roma a una tavola rotonda organizzata da Aspen Institute Italia e avvertendo: "se dovessero diffondersi e continuare a dominare il mercato, le stablecoin basate sul dollaro statunitense potrebbero erodere il ruolo internazionale dell'euro". Un'apertura all'uso internazionale dell'euro digitale, in prospettiva, rappresenterebbe una risposta alla spinta degli Usa sulle stablecoin come mezzo per sostenere il dollaro come moneta dominante di denominazione dei pagamenti internazionali.
"La configurazione dell'euro digitale - ha spiegato Cipollone - prevede funzionalità multivalutarie che consentirebbero ai paesi non appartenenti all'area dell'euro di utilizzare l'infrastruttura dell'euro digitale per offrire le rispettive valute digitali e agevolare le operazioni tra di esse". Cipollone ha spiegato che l'euro digitale "sarebbe una forma digitale di contante" e che "se la moneta di banca centrale diventasse marginale nel mondo digitale, rischieremmo di avere un sistema di pagamento meno resiliente, un sistema finanziario meno stabile, una sovranità monetaria più debole e una minore autonomia strategica. Le istituzioni e le infrastrutture finanziarie europee si troverebbero in una situazione di svantaggio competitivo e il ruolo dell'euro potrebbe indebolirsi".