Eurozona, nel terzo trimestre Pil su del 2,2%: Austria in testa, Italia +2,6%
Al secondo posto scivola la Francia e al terzo il Portogallo. Cresce anche il tasso di occupazione dello 0,9% sia nella zona euro che in Ue
L'Eurozona mantiene lo slancio di crescita nel terzo trimestre con un aumento del Pil del 2,2%
La ripresa dell'Eurozona procede stabile: secondo i dati Eurostat il Pil è cresciuto del 2,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Una espansione analoga a quella del secondo trimestre, che secondo i dati seguiva una flessione dello 0,2% a inizio anno. La crescita su base annua del Pil si è attestata al 3,9%, sempre nel terzo trimestre, dopo il più 14,4% del secondo trimestre che risentiva dell'effetto confronto con il 2020 di crolli da lockdown anti Covid.
In particolare, nel terzo trimestre il Pil Usa e' aumentato dello 0,5% rispetto al secondo (dopo +1,6% nel secondo). Rispetto a un anno prima +4,9% dopo +12,2%. L'Austria (+3,8%) ha registrato il maggior incremento del Pil rispetto al trimestre precedente, seguita da Francia (+3%) e Portogallo (+2,9%). I tassi di crescita piu' bassi sono stati osservati in Romania e Slovacchia (+0,4%), mentre il pil e' rimasto stabile in Lituania (0%). In Italia +2,6% dopo +2,7% nel secondo trimestre, +3,9% rispetto a un anno prima.
Germania +1,7% dopo +2% nel secondo trimestre; Spagna +2% dopo +1,1%. Sulla base dei dati destagionalizzati, i volumi del pil nell'area dell'euro e nella Ue sono rimasti rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1% al di sotto del livello registrato nel quarto trimestre del 2019. Per gli Stati Uniti, il pil e' stato dell'1,4% superiore al livello del quarto trimestre 2019.
Nel terzo trimestre del 2021 la spesa per consumi finali delle famiglie e' aumentata del 4,1% nell'area euro e del 4% nella Ue (dopo il +3,9% nell'area euro e il +3,7% nella Ue nel trimestre precedente). La spesa pubblica per consumi finali e' aumentata dello 0,3% in entrambe le zone (dopo il +2,1% nell'area euro e il +1,9% nella Ue nel trimestre precedente).
Gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dello 0,9% nell'area euro e dello 0,6% nella Ue (dopo +1,3% e +1% rispettivamente nell'area euro e nella Ue. Le esportazioni sono aumentate dell'1,2% nell'area euro e dell'1% nella Ue (dopo +2,4% e +2%).
Le importazioni sono aumentate dello 0,7% in entrambe le zone (dopo +2,9% e +2,8%). La spesa per consumi finali delle famiglie ha fornito contributi fortemente positivi alla crescita del pil sia nell'area dell'euro che nella Ue (+2,1 e +2 punti percentualirispettivamente).
I contributi della spesa finale del governo sono stati positivi (+0,1% in entrambe le zone) ma negativi per gli investimenti fissi lordi (-0,2% per l'area euro e -0,1% per la Ue). I contributi del saldo con l'estero sono stati positivi per entrambe le zone, mentre il contributo delle variazioni delle scorte e' stato leggermente negativo per l'area euro e neutro per la Ue.
Eurozona, il tasso di occupazione cresce dello 0,9%
Il numero di occupati e' aumentato dello 0,9% sia nell'area dell'euro che nella Ue nel terzo trimestre del 2021, rispetto al trimestre precedente. Nel secondo trimestre del 2021 l'occupazione era aumentata dello 0,8% in entrambe le zone.
Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, l'occupazione e' aumentata del 2,1% sia nell'area euro che nella Ue nel terzo trimestre del 2021, dopo il +2% in entrambe le zone nel secondo trimestre del 2021. Le ore lavorate sono aumentate del 2,2% nell'area euro e dell'1,7% nella Ue rispetto al trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente gli incrementi sono stati del 3,4% nell'area euro e del 3,3% nella Ue.
Nel terzo trimestre del 2021, l'Irlanda (+4%), la Spagna (+2,6%), la Lituania (+2,1%), l'Estonia e la Grecia (entrambe +1,9%) hanno registrato la piu' alta crescita dell'occupazione rispetto al trimestre precedente . L'occupazione e' diminuita in Lettonia (2%) ed e' rimasta stabile in Finlandia (0%). In Italia +0,4% dopo +1,5% nel secondo trimestre; +1,7% dopo +1,8% rispetto a terzo trimestre 2020.
Sulla base dei dati destagionalizzati, Eurostat stima che nel terzo trimestre del 2021 fossero occupate nella Ue 210 milioni di persone, di cui 161 milioni nell'area dell'euro. In relazione alla pandemia l'occupazione delle persone nella zona euro e' rimasta di 0,3 milioni al di sotto del livello del quarto trimestre del 2019, ma era di 0,1 milioni al di sopra di questo livello nella Ue.
La combinazione del Pil e dei dati sull'occupazione consente di stimare la produttività del lavoro. L'analisi della crescita rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente mostra che la crescita della produttività ha oscillato intorno all'1% per entrambe le zone tra il 2013 e il 2018 prima che la pandemia causasse un'elevata volatilità nel 2020.
Nel terzo trimestre del 2021 la produttività basata sulle persone è aumentata dell'1,8% nell'area dell'euro e dell'1,9% nella Ue rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Sulla base delle ore lavorate, la produttività rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente è aumentata dello 0,8% sia nell'area euro sia nella Ue.