Ex Ilva approva finalmente il bilancio. Il cronoprogramma sullo Stato al 60%

Occhi sull'incontro di giovedì fra Giorgetti, azienda e sindacati che si attendono anche un'indicazione degli step sull'accelerazione della salita di Invitalia

di Andrea Deugeni
Lapresse
Economia
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Fuori tempo massimo (la normativa Covid ha esteso al 30 giugno il termine ultimo per l’approvazione), il consiglio di amministrazione di Acciaierie d'Italia, secondo quanto risulta a Radiocor, ha acceso il disco verde al progetto di bilancio 2020 e ha fissato l'assemblea per il 21 luglio in prima convocazione e il 2 agosto in seconda.

L’ok ai conti 2020 dell'ex Ilva è dunque arrivato dopo un'attesa durata molte settimane per la società controllata da Am InvestCo Italy e Invitalia (con partecipazioni rispettivamente del 62% e 38% ma con diritti di voto 50%-50%) e ora tutti gli stakeholder, a cominciare dai sindacati e dalla comunità tarantina, si attendono un cambio di passo nella gestione dell'impianto sia dal punto di vista produttivo in ottemperanza ai target fissati dagli accordi del coinvestimento pubblico-privato di dicembre 2020 sia dal punto di vista della riconversione “green” degli inquinanti altiforni.


 

Anche perché nonostante la vivacissima domanda per la ripresa economica che spinge i prezzi alle stelle, l’azienda ha appena fatto partire una nuova tranche di cassa integrazione ordinaria per 13 settimane che interessa fino a 4 mila addetti a Taranto e quasi mille in Liguria. Gli occhi sono puntati sull’incontro dell’8 luglio al Ministero dello Sviluppo fra Giancarlo Giorgetti, Acciaierie Italia e le associazioni di rappresentanza dei lavoratori. Incontro in cui alla presenza del ministro del Lavoro Andrea Orlando verranno discusse le prospettive industriali del gruppo e la situazione occupazionale.

A quanto risulta, dal sindacato si attendono anche dei passi avanti rispetto all’ultimo incontro del 14 maggio, in cui il numero uno del Mise aveva fatto sapere a Fiom, Fim e Uilm di voler anticipare i tempi - rispetto a maggio 2022 - per l'ulteriore iniezione di capitale pubblico nell’azienda (680 milioni) tramite Invitalia per salire al 60%. Accelerazione su cui Giorgetti si era detto ottimista. In sostanza, le sigle delle tute blu si aspettano un cronoprogramma con gli step precisi di questa accelerazione che avrà al centro anche l’individuazione di un nuovo amministratore delegato al posto di Lucia Morselli, nomina che dovrà ricevere anche il placet del socio indiano di minoranza.

Ed è su questa figura che è gli stakeholder si interrogano, visto che, come spiegano alcune fonti vicine al dossier, dev’essere un manager che viene dal settore, con forte expertise di acciaio. E in Italia di figure con queste skill non ce ne sono molte. Il manager dovrà poi disegnare il nuovo piano industriale in cui inserire la grande sfida dell’acciaio verde per mettere finalmente la parola fine al drammatico trade off lavoro-salute. 

@andreadeugeni