Ex Ilva, il futuro dell'acciaieria a rischio: a Taranto scatta la protesta, gli operai dormono in strada a Genova
Continuano le proteste sindacali e degli operai dopo che è saltato il tavolo di trattativa: occupati i piazzali della fabbrica e sit in sull'asfalto
Ex Ilva, continuano le proteste a Genova
Prima notte in piazza per i lavoratori dell'Ex Ilva di Genova, in sciopero a oltranza per chiedere il ritiro del piano che prevede lo stop all'invio di coils a Genova da Taranto e di fatto stoppa le lavorazioni alla banda stagnata, nel sito produttivo che ha visto la chiusura dell'area a caldo nel 2005, con la riconversione 20 anni fa della produzione.
I lavoratori hanno dormito in strada, al picchetto su via Cornigliano dove ieri dopo una giornata di sciopero, con occupazione della fabbrica, in tarda serata è arrivata anche la visita della sindaca di Genova Silvia Salis, che in mattinata aveva scritto al ministro delle Imprese Urso per chiedere la convocazione di un tavolo urgente sulla vertenza genovese.
"Sono qui per portarvi non solo la mia solidarietà, ma anche il mio impegno - ha detto Salis ai lavoratori - Sapete quanto, fin dal primo momento, io mi sia schierata per il "sì" al forno elettrico e quanto sia stata una decisione non semplice sul piano politico. Ma non c'era un piano industriale o un reale investimento da parte del governo e il mio eventuale "no" sarebbe diventato un alibi per non investire a Genova. Noi non ci siamo prestati a questo gioco. E ora qual è il futuro di queste aree? Ce lo deve dire il governo". "Chiediamo parole chiare, un programma chiaro: bisogna difendere lo sviluppo economico di questa città e i vostri posti di lavoro qualificati - ha proseguito - noi questo faremo: chiederemo al ministro di dirci che intenzioni hanno. A noi è stata chiesta una risposta veloce e immediata sul "sì" al forno elettrico: l'abbiamo data e il risultato è che non esiste nessun tipo di investimento". "Sono al vostro fianco, la vostra lotta è sacrosanta - ha concluso Salis - ci sono milleduecento famiglie che vivono sul futuro di quest'area. Io sono con voi, sono qui come ci sono sempre stata quando c'era da prendere posizione".
Ex Ilva, la situazione a Taranto
Ventiquattro ore di sciopero da subito. Le hanno proclamate poco fa le organizzazioni sindacali all'Ex Ilva di Taranto dopo le assemblee di stamattina con i lavoratori per protestare contro la rottura determinatasi nell'incontro di martedi' con il Governo a Palazzo Chigi. A Taranto si va verso il blocco dello stabilimento. Lo apprende Agi da fonti sindacali. Si stanno occupando i piazzali della fabbrica e i lavoratori stanno andando anche sulla strada esterna allo stabilimento.
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