Ex Ilva, Arvedi vara una newco per investire anche in settori extra-acciaio

Finarvedi ristruttura la sua catena societaria

di Redazione
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(foto Ipa)
Economia

Ex Ilva, Arvedi mette mano alla catena di controllo del gruppo siderurgico: creata la newco Iniziative Industriali 

In attesa di comprendere il suo futuro ruolo nell'ex Ilva, ora sotto amministrazione straordinaria, Giovanni Arvedi sta rivolgendo la sua attenzione alla struttura societaria e sta pianificando l'espansione delle attività del gruppo siderurgico cremonese con nuove iniziative.

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Finarvedi, la holding principale con un fatturato di oltre 7,7 miliardi di euro e una produzione annua di acciaio di quasi 6 milioni di tonnellate, ha ristrutturato la sua catena societaria a dicembre eliminando una controllata (FinFly) e incorporandola nella società madre, nonché creando una nuova società interamente controllata (Investimenti Industriali Italiani).

FinFly era responsabile della gestione dei voli aziendali dal 2009, ma ha perso la sua rilevanza dopo che il gruppo ha esternalizzato tali attività a un fornitore esterno, quindi è stato necessario procedere con una razionalizzazione. Al contrario, l'istituzione della newco Investimenti Industriali Italiani è un'iniziativa di natura diversa.

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Si tratta di una società a responsabilità limitata attualmente inattiva ma con potenzialità per arricchire le attività del gruppo che spaziano dalla produzione e lavorazione di acciai al carbonio e inox (tra cui laminati, tubi, ecc.) rafforzate nel 2022 con l'acquisizione di Acciai Speciali Terni (Ast) dalla tedesca ThyssenKrupp. Investimenti Industriali Italiani si occuperà non solo della produzione siderurgica, ma anche di settori come meccanica, elettromeccanica, elettronica, chimica, gomme, materie plastiche, trading energetico e gestione dei rifiuti.

Inoltre, la società avrà la possibilità di acquisire quote in imprese attive non solo nel settore siderurgico ma anche in quello metallurgico ed energetico. Allo stesso tempo, Arvedi ha effettuato due mosse importanti: ha esteso la durata di Finarvedi di 20 anni, fino al 31 dicembre 2070, e ha ampliato l'oggetto sociale includendo anche l'attività di formazione del personale.

Quest'ultimo passo rappresenta un notevole sviluppo considerando che il gruppo attualmente si occupa della formazione dei suoi 6.400 dipendenti e ora intende estenderla anche ad aziende esterne, sia italiane che internazionali, sempre nell'ambito della siderurgia.

Finarvedi già collabora con istituzioni come la Cattolica e il Politecnico di Milano, contribuendo alla ristrutturazione delle ex caserme a Cremona per ospitare i loro spazi. Dopo il closing su Ast nel febbraio 2022, Arvedi sta aspettando l'accordo di programma, un'intesa con la Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico, che metterà a disposizione del sito produttivo un miliardo di euro (di cui 230 milioni provenienti dal governo) per un piano industriale di rilancio, che include investimenti nell'acciaio magnetico per l'industria dell'auto elettrica.