Exor approva i dividendi: pioggia di milioni per gli Agnelli-Elkann. Quanto si mettono in tasca John, Lapo e Ginevra
L'assemblea degli azionisti ha anche dato il via libera al consiglio di amministrazione per riacquistare fino al 10% delle azioni ordinarie nei prossimi 18 mesi
Exor stacca 108 milioni di dividendi: quanto incassano John, Lapo e Ginevra Elkann
I dividendi scorrono generosi nella cassaforte degli Agnelli-Elkann. L’assemblea degli azionisti di Exor, la holding di famiglia controllata tramite la Giovanni Agnelli BV, ha approvato un dividendo da 0,49 euro per azione. Con 220.984.247 azioni in circolazione, il monte dividendi totale ammonta a circa 108,3 milioni di euro, superiori ai 100 milioni inizialmente stimati.
Il principale beneficiario? La Giovanni Agnelli B.V., la cassaforte di famiglia che detiene il 55,6% del capitale di Exor: una quota che le garantisce un incasso di circa 60,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 57,7 milioni percepiti lo scorso anno. A decidere il destino di questa cifra sarà il consiglio della cassaforte e se verrà confermata la linea adottata negli ultimi due esercizi, distribuzione quasi integrale dei dividendi ricevuti, allora anche quest’anno i 60 milioni finiranno direttamente nelle tasche dei vari rami della famiglia.
La parte più corposa andrebbe a finire anche nella Dicembre, la storica società che fa capo al ramo Elkann, oggi titolare del 39,7% della Giovanni Agnelli B.V.. In caso di distribuzione completa, incasserebbe circa 23,9 milioni di euro. Inoltre all’interno della Dicembre, il controllo è saldamente nelle mani di John Elkann, che detiene il 60% delle quote e si porterebbe a casa, secondo alcuni calcoli, una cifra attorno ai 14,3 milioni di euro. Il resto è equamente diviso tra i fratelli Ginevra e Lapo Elkann, che intascherebbero circa 4,78 milioni ciascuno.
Ma Dicembre non è l’unica a spartirsi la torta. Anche gli altri rami della famiglia incassano la loro fetta di dividendi. Maria Sole Agnelli e i suoi eredi, con l’11,2% della Giovanni Agnelli BV, dovrebbero portare a casa circa 6,7 milioni di euro. Il ramo di Umberto Agnelli, oggi rappresentato da Andrea Agnelli e dalla sorella Anna, ha l’8,9%, pari a circa 5,4 milioni. E via così, lungo l’albero genealogico: quote minori ma comunque milionarie che finiscono nei conti correnti di cugini e parenti assortiti.
Nel frattempo, l’assemblea degli azionisti ha anche dato il via libera al consiglio di amministrazione per riacquistare fino al 10% delle azioni ordinarie nei prossimi 18 mesi e cancellare quelle già in portafoglio. Tradotto: meno azioni in circolazione, valore potenzialmente più alto per quelle residue. Ma tanto finché Exor continua a macinare utili a doppia cifra, chi possiede quelle quote può starsene sereno. Altro che sogni tranquilli: qui si dorme su materassi imbottiti di dividendi.