Facebook tenta il rimbalzo dopo il crollo da 6 miliardi: a WS sfiora il +2%

L'interruzione ha colpito anche i sistemi interni, rendendo impossibile ai dipendenti di accedere alle e-mail e al sistema di messagistica

Economia
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Facebook, Instagram e Whatsapp in down: il colosso di Zuckerberg tenta il rimbalzo in Borsa 

Il colosso di Zuckerberg tenta il rimbalzo a Wall Street dopo il crollo causato dal blackout delle app della holding. Al Nasdaq il titolo viene scambiato a 332 dollari, in rialzo dell’1,85%. Secondo un calcolo di Forbes, in meno di qualche ora Mark Zuckerberg ha visto il proprio patrimonio personale perdere circa 6 miliardi di dollari. Più difficile capire quanto lo stop Whatsapp, Instagram e Facebook sia costato in mancate entrate pubblicitarie. Un blocco lungo, cominciato intorno alle 18 e durato per oltre sei ore. Non è la prima volta però che accade. Era già avvenuto nel 2019, quando la rete chiuse per circa 14 ore. E un decennio prima, nel 2008, il down durò un giorno. 

L'interruzione ha colpito anche i sistemi interni di Facebook, rendendo impossibile per i dipendenti accedere alle e-mail e al sistema di messaggistica interna Workplace. Facebook, Instagram e WhatsApp hanno gradualmente ricominciato a funzionare nella notte italiana. Le app di Facebook sono essenzialmente "scomparse" da Internet per diverse ore dopo un problema di instradamento del traffico che ha reso i siti irraggiungibili dagli utenti. Il blackout è iniziato nel pomeriggio con le prime segnalazioni da parte degli utenti alle 17:50. Con il passare delle ore le segnalazioni su Downdetector.it, sito che traccia le interruzioni del servizio delle più popolari applicazioni social e delle telco, sono diventate centinaia di migliaia.

Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger non sono stati utilizzabili e il guasto ha causato seri problemi. Basti pensare che Israele, secondo Al Arabiya, ha dichiarato lo stato di emergenza cyber e ha detto di essere in contatto con gli Usa. Facebook da parte sua ha aggiornato gli utenti attraverso il social rivale: Twitter. Il problema ha riguardato una configurazione errata dei server di Facebook e il guasto si è manifestato proprio nel giorno in cui Frances Haugen, ex ingegnere informatico di Facebook, ha detto all'emittente Cbs che "Facebook incoraggia l'hate speech per il profitto". 

Inoltre, Frances Haugen, la ‘super testimone’, ha raccontato alla commissione del Senato che gli studi interni condotti da Facebook rivelavano come i suoi algoritmi potessero portare, in poco tempo, bambini e ragazzi da contenuti innocui come ‘ricette per la salute’ a contenuti legati alla promozione dell’anoressia. Haugen, ingegnere informatico che ha lavorato alla piattaforma fino al 2019, prima di andarsene, ha rivelato che da una ricerca è risultato che il 6 per cento dei bambini ha ammesso di essere ‘addicted’, cioè dipendente da Instagram. E questo, ha aggiunto Haugen, è “materialmente nocivo” alla salute, al lavoro scolastico, anche alla salute fisica. Ma lei ritiene che la percentuale possa essere probabilmente più alta. “Mark Zuckerberg - ha aggiunto la testimone, citando il fondatore del social - non deve rendere conto a nessuno, tranne che a se stesso”.

La super testimone ha poi dichiarato al Congresso di non credere a Facebook quando dice che sospenderà ‘Instagram Kids’, la nuova piattaforma dedicata agli utenti più giovani, da 13 anni in giù, e già finita sotto accusa. “Sarei sinceramente sorpresa - ha detto Frances Haugen alla commissione del Senato - se non continuassero a lavorare su Instagram Kids, e sarei sorpresa se tra un anno non ci ritrovassimo qui a parlarne”.