Generali, è il giorno di Terzariol come DG: ecco perché
La scelta di nominare un direttore generale, figura che mancava dai tempi di Minali, non è casuale
Giulio Terzariol, attuale responsabile delle attività assicurative del Leone e in precedenza Cfo di Allianz, nuovo direttore generale di Generali
Albo signando lapillo, dicevano i latini per descrivere un giorno che meritava di essere ricordato. Dunque oggi è il giorno in cui Generali torna a dotarsi di un direttore generale dopo otto anni, da quando cioè Alberto Minali lasciò l’incarico per andare a fare il Ceo di Cattolica senza che venisse sostituito. È stato nominato Giulio Terzariol, responsabile delle attività assicurative del Leone e in precedenza Cfo di Allianz.
La domanda che in molti si fanno è: ma perché oggi? Perché nominare un DG in questo momento? La motivazione è semplice: dopo gli scossoni in Mediobanca, dopo la conquista di Mps da parte di Delfin e Caltagirone, dopo la dimostrazione plastica che il duo Milleri-Ingegnere va avanti col suo piano di creare il terzo polo bancario e non solo, la nomina di un DG da parte del cda è un ramoscello di ulivo.
Philippe Donnet, che per usare un eufemismo non è mai stato al top delle simpatie di Calta-Milleri, oggi cerca di trovare una mossa che rassereni gli animi dopo due turni di nomine (2022 e 2025) assai turbolenti. Basterà per la pace? Presto per dirlo, anche perché i nomi sul tavolo come suoi successori sono di peso: Fabrizio Palermo, Flavio Cattaneo e Matteo Del Fante.
Possibile però trovare una quadra per procedere insieme con una tregua armata, anche perché una sostituzione del cda (e quindi dell’amministratore delegato) dovrebbe essere motivata agli investitori istituzionali che finora hanno sempre sostenuto Donnet. Caltagirone e Milleri gli imputano poco coraggio e un crescente divario in termini di market cap rispetto ad Allianz e Axa, i due colossi assicurativi europei. Impossibile dar loro torto, ma l’impressione è che diversamente da Mediobanca qui non ci sia la voglia di andare allo scontro frontale. Un’intenzione di entrambe le parti che passa anche dalla nomina del DG.