Generali-Mediobanca, interrogativi sul Patto. Per gli esperti non c'è concerto

La battaglia sul Leone e i riflessi su Piazzetta Cuccia

Da sinistra Leonardo Del Vecchio, Francesco Caltagirone e Alberto Nagel
Economia
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C’è un rumore di fondo a Piazza Affari intorno alla partita sulle Assicurazioni Generali. Un dubbio che aleggia nelle sale operative. Dietro alcune cronache finanziarie c’è lo zampino del Ceo di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel, per colpire il patto di consultazione stilato la scorsa settimana sull’11% del capitale del Leone e svilire l’immagine dei pattisti Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone?


 

Sono stati sondati alcuni esperti di questa materia, pur in forma anonima, per cercare di capire se dietro le mosse di Mr Essilux e dell’ingegnere capitolino ci fosse una turbativa di mercato.

A sentire gli addetti ai lavori, la risposta è stata che non si può asserire il concerto ai fini del controllo senza prove certe, ma la cosa potrebbe cambiare se si trovassero le prove (mail, documenti): in tal caso e solo in queste circostanze allora la Consob di Paolo Savona potrebbe agire per turbativa di mercato. Ma non ci sono le prove, quindi il rumore rimane infondato. E poi si sa, Nagel è un uomo d’onore.