Grandi Stazioni finisce in vendita. Si muovono gli Emirati e il Qatar

Il gruppo vale 1,5 miliardi e gestisce la parte retail dei grandi scali ferroviari italiani, a partire da Milano e Roma

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Grandi Stazioni in vendita: interesse dal Medio Oriente

L'Italia avvia il processo di cessione di Grandi Stazioni retail, la società che ha in pancia i 14 maggiori scali ferroviari in 11 città italiane. Lo scrive il Corriere della Sera, secondo cui "il private equity francese Antin, che ha il 65% del capitale, e i due soci di minoranza, il fondo Icamap (23%) e Borletti Group di Maurizio Borletti (11%), hanno incaricato Ubs di gestire il riassetto, attraverso il team londinese di banker".

Grandi Stazioni ha in concessione fino al 2045 circa 850 negozi nelle gallerie commerciali di scali ferroviari visitati da 750 milioni di persone all’anno: Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Venezia Santa Lucia e Mestre, Verona Porta Nuova, Genova Piazza Principe e Brignole, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Tiburtina e Termini, Napoli Centrale, Bari e Palermo. 

Sempre secondo il Corriere della Sera, "sono attesi i fondi sovrani del Medio Oriente: da Adia e Mubadala (Emirati arabi) a Qia (Qatar). Ma, secondo fonti vicine all’operazione, potrebbero affacciarsi anche veicoli di investimento di compagnie assicurative europee come Predica oppure fondi che investono tra infrastrutture e real estate come i francesi di Altarea che nel 2019 ha vinto la gara su Cento Stazioni o gli svedesi di Eqt".