Il diavolo veste Prada 2, molti in coda per il casting ma l'universo di carta patinata si è sfaldato
I problemi dell’editoria non hanno certo risparmiato anche la più patinata e famosa rivista di Haute Couture, Vogue
Milano, file dall’alba per il casting de Il Diavolo veste Prada 2
Casting per "Il Diavolo Veste Prada 2": in 1145 a Milano per un posto nella moda che conta
Il numero, 1145, non indicava niente di buono. Vuol dire che già 1145 persone si erano presentate al casting per uno dei film più attesi della prossima stagione: Il Diavolo veste Prada 2. Ovvio però che in molti, soprattutto molte, gli uomini sono pochissimi ma quelli che circolano in centro nei giorni delle sfilate sono un po’ diversi da quelli in fila davanti allo show-room in via Piranesi a Milano, non hanno resistito alla possibilità di vedere e partecipare alle riprese del film che si svolgeranno in ottobre a Milano, ovviamente in zona Brera, il cuore della settimana della moda milanese. Del resto la frase detta da Miranda Priestly, l’odioso direttore della rivista di moda, nella prima pellicola era chiara e lampante: “Tutti vorrebbero essere noi.”
Adesso forse un po’ meno, dato che i problemi dell’editoria non hanno certo risparmiato anche la più patinata e famosa rivista di Haute Couture, Vogue. Il primo Diavolo infatti è uscito nel 2006, quando la crisi dell’editoria cartacea si poteva immaginare ma era ancora molto lontana. Oggi le cose sono cambiate, tanto che Anna Wintour, a cui il personaggio interpretato da Meryl Streep è ispirato, non è più il direttore della rivista (dopo 37 anni!!!) anche se ha mantenuto un ruolo importante: Chief Content Officer globale.
Sarà dunque curioso vedere come la sceneggiatura riuscirà ad adattarsi al nuovo mondo di influencer, TikToker e tutto quanto fa web spettacolo, visto che l’universo fatto di foto e carta patinata si è sfaldato. Tanto che ad aprile si diceva che Condé Nast, la casa editrice di Vogue, Vanity Fair e The New Yorker, e di proprietà della famiglia Newhouse, poteva essere comprata da Jeff Bezos, il patron di Amazon che già possiede il Washington Post, il quotidiano del Watergate. Ma probabilmente Bezos era troppo occupato con i preparativi del suo matrimonio.
L’attesa per Il Diavolo 2 comunque è notevole. L’affluenza al casting, più consistente al mattino, verso le 16 già scemava anche se la chiusura era prevista alle 20. Il merito è anche degli efficienti organizzatori che, ovviamente grazie al web, hanno fatto le cose veloci. I dati venivano lasciati scannerizzando un QR code: nome, cognome, età (purtroppo per me), città dove si abita, esperienze come cameriere o hostess (ma non pregiudica le possibilità di scelta) e auto possedute. Il risultato entro i primi di ottobre.