Il made in Italy fa gola a tutto il mondo, boom dell'export alimentare

Si parla di oltre 3 miliardi di piatti di pasta consumati all'estero, insieme a più di 500 milioni di coni gelato e 55 miliardi di tazzine di caffè

di Redazione Economia
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Export, boom dell'alimentare: il made in Italy fa gola a tutto il mondo

L’agroalimentare made in Italy fa gola a tutto il mondo. Secondo i dati di Unionfood, primaria associazione in Italia di rappresentanza del settore, nel 2023 il nostro export alimentare ha registrato una crescita superiore dell'8%, oltre i 21 miliardi di euro.

Unionfood comprende oltre venti settori, con più di 900 marchi e 530 aziende sparse in tutto il territorio nazionale, che danno lavoro a oltre 100 mila persone. Tra i settori di Unionfood che hanno mostrato performance positive nell'export si distinguono i brodi, minestre, salse e sughi (+20,7%), chips e snack (+22,4%), confetture e conserve di frutta (+11,2%), prodotti da forno (+13,2%), prodotti della panificazione (+12,7%), vegetali in aceto, salamoia, olio e altri (+12,6%) e integratori alimentari (+10%).

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Nel dettaglio, si parla di oltre 3 miliardi di piatti di pasta consumati all'estero, insieme a più di 500 milioni di coni gelato, coppette e gelati a stecco, 55 miliardi di tazzine di caffè, quasi 1 miliardo di kg di biscotti, fette biscottate, crackers e dolci tradizionali come Pandori, Panettoni e Colombe. Inoltre, caramelle, pastiglie e confetti, sufficienti a riempire 24 piscine olimpioniche, 345 mila tonnellate di surgelati e 300 mila tonnellate di integratori.