Il rally del gas mette ko le Borse: Europa sotto pressione, Milano negativa

Lo spread torna sotto quota 250 punti, rendimento al 4,7%

Economia
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Borse, la crisi energetica mette  in  subbuglio i mercati 

Chiusura in calo per la Borsa di Milano, appesantita dai timori di recessione e dalle tensioni sul mercato obbligazionario che hanno azzoppato i titoli bancari. L'indice Ftse Mib, unico in negativo tra i principali d'Europa, ha terminato le contrattazioni in ribasso dello 0,52% a 20.852 punti. Le perdite finali risultano comunque consistentemente ridotte rispetto al tonfo segnato nella prima parte della sessione. L'intervento della Boe a sostegno dei gilt e l'avvio positivo di Wall Street hanno aiutato il recupero.

La virata in rialzo del petrolio ha sostenuto il rimbalzo dei titoli petroliferi. Tenaris, miglior azione del listino principale, ha guadagnato il 2,93%. Positive anche Saipem (+0,45%) ed Eni (+0,32%). Forti acquisti su Hera (+2,50%). Nell'automotive hanno brillato Iveco (+1,93%) e Cnh Industrial (+1,43%). Sostenuta dai conti, Danieli ha registrato un balzo dell'8,91%. Venduta Leonardo, che ha pagato anche il crollo della sterlina e ha perso il 5,40%. StmMicroelectronics ha perso il 2,56% dopo che Apple ha annunciato l'intenzione di non voler aumentare la produzione dell'iPhone 14. Tra i finanziari venduta Nexi (-2,87%). Male le banche, con Bper giù dell'1,60%, Unicredit dell'1,63% e Intesa Sanpaolo del'1,66%. 

Borse, lo spread torna sotto quota 250 punti 

Dopo la fiammata di ieri, l'apertura dello spread BTp-Bund si mantiene sotto quota 250. Il differenziale è sempre ai massimi dalla primavera del 2020 mentre il rendimento del decennale italiano aggiorna i record da settembre 2013. In particolare, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) e il pari scadenza tedesco, ha aperto a 253 punti base, due in più rispetto al closing di ieri a 251 punti base, per poi chiudere a 242. In crescita anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che tocca a inizio giornata quota 4,81%, dal 4,75% di ieri, al top da settembre 2013, per poi scendere leggermente a quota 4,56%.

Btp a sei mesi, rendimento più che raddoppiato

Dopo i fortissimi rialzi registrati nelle aste di ieri di Btp a 2 e 10 anni, corrono i rendimenti anche nell'ASTA con cui oggi il Tesoro ha collocato 5 miliardi di Bot a 6 mesi: a fronte di una richiesta di 7,1 miliardi (rapporto di copertura 1,42), il tasso medio è salito di 117 punti rispetto all'emissione di fine agosto, toccando l'1,978%.