Ita, braccio di ferro con l'Ue per l'ingresso di Lufthansa. Regge la pista Msc

Si fa largo l'ipotesi dell'abbassamento della quota dei tedeschi per evitare l'obbligo di notifica

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Economia

Braccio di ferro con l'Eurozona per il futuro di Ita e l'affare con Lufthansa

L'antitrust dell'Unione europea sta mettendo diversi ostacoli al matrimonio tra Lufthansa e Ita Airways, ma le due compagnie non hanno intenzione di fare un passo indietro. Anzi, pensano a come aggirare gli ostacoli. Ne scrive oggi il Corriere della Sera, che spiega come gli uffici della commissaria Margrethe Vestager chiedono "sacrifici che, ad oggi, sono ritenuti inaccettabili da italiani e tedeschi. Non a caso ad aprile andrà in scena un braccio di ferro con Bruxelles".

Al momento, prosegue il Corriere della Sera, "si lavora all’ingresso di Lufthansa attraverso l’aumento di capitale riservato da 325 milioni per il 41% di Ita. C’è, tra le opzioni, anche una manovra più «forzata»: si basa sempre sulla cessione ai tedeschi del 41%, ma priva del cambio di controllo così da non chiedere l’ok Ue". Con questa ipotesi, Lufthansa avrebbe due membri su cinque nel cda e non nominerebbe l'amministratore delegato.

Rivedere gli equilibri interni sarebbe funzionale ad aggirare gli ostacoli, con il Corriere della Sera che ipotizza una quota tedesca al 19,9% e quella deo Mef all'80,1% per evitare l'obbligo di notifica. Mentre, conclude il Corriere della Sera, "sullo sfondo c’è chi caldeggia il rientro nella trattativa di Mediterranean Shipping Company (Msc) di Gianluigi Aponte e figli".