Ita, penale da 42 a 85 mln se salta l'accordo di vendita. Il ruolo di Draghi

In caso di blocco della procedura di privatizzazione scatterebbero le sanzioni. Attesa per oggi l'apertura delle buste con le due offerte vincolanti

Economia
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Ita, il momento della scelta finale. "Trappola" per il nuovo governo

Ita Airways sta per essere venduta, ormai ci siamo. E' attesa per oggi, infatti, l'apertura delle buste con le due offerte d'acquisto. Msc-Lufthansa e il fondo Certares hanno inviato ieri pomeriggio al ministero dell’Economia le nuove offerte vincolanti. Ma - si legge sul Corriere della Sera - emerge sempre di più il tema del tipo di accordo da siglare con chi avrà consegnato la soluzione più convincente e se inserire una penale milionaria se il governo successivo dovesse decidere di far saltare l’iter. Sempre che al Mef non boccino di nuovo le offerte. Msc e Lufthansa vogliono rilevare l’80% di Ita per un valore della transazione di 850 milioni di euro lasciando il 20% allo Stato da acquistare in un momento successivo.

I due colossi - prosegue il Corriere - non intendono cedere sulla governance e sull’autonomia gestionale convinti che solo così il vettore potrà davvero essere rilanciato. Dall’altra parte poche modifiche sono attese anche da Certares che ha assicurato al Mef maggiore peso decisionale anche perché la quota rilevata sarebbe del 55-60%. Ci sarebbe anche un maggior ruolo per Fiumicino. Tra qualche giorno Palazzo Chigi dovrebbe comunicare la sua decisione, l'ultima parola spetterà quindi a Draghi. Ecco che si fa strada l’ipotesi di un preliminare di vendita “blindato” da una penale di recesso: se lo Stato italiano entro dicembre – quando è atteso il closing – dovesse bloccare la procedura a quel punto dovrebbe pagare alla cordata diversi milioni di euro. Non è deciso quanto, ma fonti al Corriere parlano anche del 5-10% del valore della transazione, quindi 42,5-85 milioni.