L’Europa cresce poco e l’Italia ancora meno: Pil Ue a +1,2%, Italia a +0,4% nel 2025. Le previsioni della Commissione 

A pesare dazi e geopolitica

Economia

Le previsioni della Commissione Ue 

I rischi per le prospettive di crescita economica europea sono orientati al ribasso. Lo afferma la Commissione europea nelle previsioni di autunno. "La persistente incertezza delle politiche commerciali continua a gravare sull'attività economica, con dazi e restrizioni non tariffarie che potrebbero limitare la crescita dell'Ue più del previsto", segnala. "Un'ulteriore escalation delle tensioni geopolitiche potrebbe intensificare gli shock dell'offerta - afferma l'esecutivo comunitario -. Allo stesso tempo, la rivalutazione dei rischi sui mercati azionari, in particolare nel settore tecnologico statunitense, potrebbe influire sulla fiducia degli investitori e sulle condizioni di finanziamento. Anche l'incertezza politica interna potrebbe pesare sulla fiducia". "Infine, la crescente frequenza di disastri legati al clima potrebbe minare la crescita - segnala anche Bruxelles -. Dal lato positivo, i decisi progressi nelle riforme e nell'agenda per la competitività, una maggiore spesa per la difesa concentrata sulla produzione dell'Ue e nuovi accordi commerciali potrebbero sostenere l'attività economica più del previsto".

L'Ue taglia le previsioni di crescita sull'Italia e vede il Pil salire dello 0,4% quest'anno, rispetto allo 0,7% delle previsioni di primavera e dello 0,8% nel 2026 (dallo 0,9%). L'attesa è poi di una crescita dello 0,8% nel 2027. Il governo nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) indica una crescita attesa nel 2026 dello 0,7% e dello 0,8% nel 2028. E' quanto emerge dalle previsioni economiche di autunno della Commissione europea. 

Le previsioni economiche della Commissione europea per l'autunno 2025 mostrano che la crescita nei primi tre trimestri dell'anno ha superato le aspettative sia nell'Unione europea sia nell'area dell'euro. La stima è che l'Eurozona chiuderà l'anno con un Pil in aumento dell'1,3% (rispetto allo 0,9% delle previsioni di primavera) e l'Ue dell'1,4% (dall'1,1%). Per il 2026 Bruxelles lima però la crescita attesa nell'Eurozona all'1,2% (dall'1,4%) e all'1,4% nell'Ue (dall'1,5%). Nel 2026 l'Eurozona cresce dell'1,4%, l'Ue dell'1,5%.

La Commissione europea nelle previsioni di autunno prevede che l'Italia chiuda il 2025 con un rapporto del deficit sul Pil al 3%, nel 2026 al 2,8% e nel 2027 al 2,6%. Le stime di Bruxelles sono in linea alle previsioni del governo indicate nel Dpb. Va ricordato che in base alla governance economica europea per uscire dalla procedura per deficit eccessivo l'Italia dovrebbe chiudere il 2025 con un deficit inferiore al 3%. Per il debito Bruxelles vede un rapporto con il Pil al 136,4% nel 2025, al 137,9% nel 2026 e al 137,2% nel 2027. 

Secondo le Previsioni economiche d'autunno della Commissione europea, l'Italia sarà nel 2027 - con un rapporto debito/Pil atteso al 137,2% - tra i soli quattro Stati membri dell'Unione europea con un rapporto debito/Pil superiore al 100% assieme a Belgio (112,2%), Grecia (138%%) e Francia (120%). Da ricordare che il deficit dell'Italia è visto al 2,6% nel 2027, dodici Paesi saranno sopra il 3% del rapporto deficit/Pil, con la Germania al 3,8% e ai valori più alti Polonia (6,1%) con Belgio e Romania (5,9%)

 

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