L'Europa rimarrà senza gas: bisogna risparmiare 12 mld di metri cubi

L'Agenzia internazionale dell'energia suggerisce di adottare cinque misure immediate

Economia
Condividi su:

L'Europa rischia di restare senza gas

L'Europa deve ridurre immediatamente i consumi di gas. È l'avvertimento dell'Agenzia internazionale dell'energia che suggerisce di adottare "5 misure immediate", a partire dalla riduzione dei consumi e il riempimento degli stoccaggi. "Il primo passo immediato per riempire lo stoccaggio di gas europeo a livelli adeguati prima dell'inverno - avverte l'Agenzia - è ridurre l'attuale consumo di gas in Europa e mettere il gas risparmiato nello stoccaggio. In parte ciò sta già avvenendo a causa dei prezzi del gas alle stelle, ma e' necessario fare di più. Sono necessarie ulteriori riduzioni significative per preparare l'Europa a un inverno difficile". Secondo una nuova analisi dell'Agenzia, "il gas supplementare che deve essere risparmiato nei prossimi tre mesi e' dell'ordine di 12 miliardi di metri cubi, sufficienti a riempire circa 130 navi cisterna di Gnl". "Raggiungere il livello di stoccaggio del 90% - sottolinea l'Aie - è ancora possibile, ma l'Europa deve agire subito e far si' che ogni giorno rimanente sia importante".

"Questo inverno potrebbe diventare un test storico della solidarietà europea, che non può permettersi di fallire, con implicazioni che vanno ben oltre il settore energetico. L'Europa potrebbe essere chiamata a dimostrare la vera forza della sua unione". Lo afferma l'Agenzia internazionale dell'energia che sollecita azioni coordinare in Europa per far fronte alle carenze di gas. "Se la Russia deciderà di interrompere completamente le forniture di gas prima che l'Europa riesca a portare i livelli di stoccaggio al 90% - sottolinea l'Agenzia - la situazione sarà ancora più grave e impegnativa. Sara' necessaria una leadership a mente fredda, un coordinamento attento e un forte grado di solidarietà. I leader europei devono prepararsi fin d'ora a questa eventualità per evitare i potenziali danni che deriverebbero da una risposta disarticolata e destabilizzante".

L'Agenzia internazionale dell'energia mette in guardia l'Europa: "Sono essenziali azioni coordinate per evitare un grave gas crunch". Secondo l'Aie, "la situazione e' particolarmente pericolosa in Europa, che e' l'epicentro delle turbolenze del mercato energetico".