L'Italia attende una storica decisione di Moody's. Gli analisti: "Possibile una promozione dopo 23 anni"
La politica fiscale prudente del governo Meloni e il sogno upgrade che potrebbe diventare realtà
Moody's valuta l'Italia, gli analisti: "Possibile una storica promozione"
La premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti lo sperano. Stasera, almeno secondo una buona parte degli analisti, ci potrebbe essere una storica promozione dei conti pubblici italiani da parte di Moody's, la più severa tra le agenzie di rating. Una promozione che non arriva da Moody's da ben 23 anni: era il maggio 2002 quando l'agenzia alzò il giudizio da Aa3 a Aa2 (oggi è a Baa3). Qualche segnale positivo è arrivato lo scorso 23 maggio, quando Moody's ha alzato l'outlook da stabile a positivo confermando il rating Baa3.
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Sarebbe l'ennesimo attestato di fiducia da parte dei mercati finanziari dopo la promozione di S&P Global Ratings (aprile 2025 e confermato a ottobre) da BBB a BBB+ con outlook stabile, Fitch Ratings (settembre 2025) da BBB a BBB+ con outlook stabile, Dbrs ad 'A (low)' con prospettive stabili e Scope che lo scorso 31 ottobre ha alzato a positivo l'outlook sulla valutazione di 'BBB+'. A spingere gli analisti a ritenere possibile una promozione, c'è la politica fiscale 'prudente' del governo che ha fissato per quest'anno un deficit al 3% del prodotto interno lordo, in linea con le norme UE con un anno di anticipo, sostenuto da maggiori entrate e minori costi di servizio del debito.