La Nave di Teseo in tempesta, le perdite 2024 sfiorano i 3 milioni: i conti della casa editrice di Elisabetta Sgarbi

Il bilancio 2024 ha chiuso con una perdita di 2,8 milioni, un passivo determinato dalla svalutazione di oltre 2,9 milioni eseguita sulla controllata Baldini & Castoldi

di Andrea Giacobino
Elisabetta Sgarbi (foto: Julian Hargreaves)
Economia

La Nave di Teseo, i soci hanno deciso di ripianare parzialmente la perdita del 2024 attingendo alle riserve, rimandando a nuovo il passivo residuo di circa un milione

Si aggrava il rosso di La Nave di Teseo Editore (LNTE), una delle più rinomate case editrici librarie italiane, fondata e guidata da Elisabetta Sgarbi. Qualche settimana fa, infatti, i soci si sono riuniti a Milano sotto la presidenza di Mario Andreose per approvare il bilancio del 2024 chiuso con una perdita di 2,8 milioni di euro di gran lunga peggiore del passivo di 208mila euro del precedente esercizio.

Il passivo è stato determinato dalla svalutazione di oltre 2,9 milioni eseguita sulla controllata al 100% Baldini & Castoldi, che da anni è in perdita, anch’essa operante nell’editoria libraria. Vero è che l’azienda della Sgarbi nel 2024 ha visto salire i ricavi anno su anno da 18,2 milioni a 22,4 milioni grazie al successo di vendite dei volumi di Joe Dicker, Sandro Veronesi, Paulo Coelho, Marcello Simoni, Guillaume Musso e Luca Ricolfi.

La quota di mercato di LNTE è salita anno su anno dallo 0,9% all’1,1% mentre l’ebitda è migliorato da 143mila euro a 378mila euro. Ai ricavi hanno contribuito poi quasi un milione di incassi da royalties. In assemblea i soci hanno deciso di ripianare parzialmente la perdita del 2024 attingendo alle riserve, rimandando a nuovo il passivo residuo di circa un milione.

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