Legge di Bilancio: ecco tutte le scadenze concordate con l'Europa

Le scadenze sono precise: entro il 16 ottobre bisognerà presentare la Manovra all'Europa, che la confermerà entro il 30 novembre

Economia
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Che cos'è la Legge di Bilancio

Quello che si sa, al momento, è che entro il 16 ottobre l’Italia dovrà presentare a Bruxelles la Legge di Bilancio – un tempo nota come manovra finanziaria – che poi dovrà essere approvata dall’Unione Europea. Una volta completato anche questo passaggio, si tornerà al voto in Parlamento che, entro il 31 dicembre, dovrà approvare definitivamente. La Legge di Bilancio è il più importante intervento di politica economica del governo, perché “racconta” come andranno spesi i denari pubblici e quali saranno gli interventi privilegiati. Sicuramente sul tavolo del governo ci saranno temi come la flat tax, le pensioni, il cuneo fiscale. Ma anche la revisione (ormai certa) del reddito di cittadinanza

Il punto è chi dovrà materialmente firmare la Legge? Al momento il primo documento che dovrà essere realizzato dall’esecutivo uscente è il Nadef, cioè la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. In questo caso sarà una corposa revisione, visto che da aprile a oggi sono cambiate molte cose e sono stati fatti diversi interventi per calmierare il prezzo del carburante e per sterilizzare l’incremento dei costi delle bollette. Poi tutto dipenderà dai tempi tecnici necessari per la nomina del nuovo esecutivo. Se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella troverà rapidamente la quadra sui ministri, a quel punto il nuovo governo potrebbe già dire la sua. Altrimenti si va verso quello che in gergo tecnico si chiama “esercizio provvisorio”, ovvero la definizione di politiche economiche che possono poi eventualmente essere modificate dal nuovo esecutivo. Appare abbastanza scontato, dunque, che sarà formalmente il governo di Mario Draghi a firmare l’attuale Legge di Bilancio, anche se il centro-destra vorrebbe avere la possibilità di “dire la sua”. 

“Ci sono già stati diversi casi di Paesi membri senza un governo in carica alla scadenza del 15 ottobre quando vanno presentati i piani di legge di bilancio” alla Commissione europea e laddove accade “lo Stato membro può presentare un piano di bilancio senza apportare cambiamenti alle politiche in vigore mentre il nuovo governo potrà poi presentare un piano di bilancio aggiornato una volta entrato in carica”. Lo ha dichiarato Veerle Nuyts, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa. “Non ci sono specifiche scadenze per l’aggiornamento, ma questo dovrebbe essere presentato almeno un mese prima che la nuova legge di bilancio venga approvata dal Parlamento nazionale”, ha aggiunto la portavoce.