Legge di bilancio, Giorgetti: "Taglio dell'Irpef a tutela del ceto medio. Questa manovra non è confrontabile con le altre"
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato
Manovra, Giorgetti: "Valutare attentamente gli effetti finanziari degli emendamenti"
“I nuovi parametri europei impongono una attenta valutazione degli effetti finanziari delle proposte emendative alla luce del rispetto non solo dei saldi di finanza pubblica, ma anche della traiettoria della spesa” e “che sia prestata una significativa attenzione, nella definizione degli stanziamenti di bilancio, agli effettivi cronoprogrammi della spesa, al fine di ridurre il più possibile il rischio della formazione di residui”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione sulla manovra di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, assicurando, da parte del Mef, “la massima collaborazione delle strutture tecniche a fornire il supporto utile alla valutazione delle eventuali proposte emendative che saranno tempestivamente presentate”.
Difesa, Giorgetti: "A inizio prossimo esercizio finanziario informeremo il Parlamento sulle prospettive di spesa"
“Il governo agli inizi del prossimo esercizio finanziario informerà il Parlamento circa le prospettive della spesa militare nel corso del prossimo triennio e qualora se ne ravvisasse la necessità, l’Italia potrebbe, sempre con il pieno coinvolgimento delle assemblee parlamentari, valutare anche l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale prevista nell’ordinamento eurounitario proprio per il sostegno di tali tipologie di spesa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione sulla manovra di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, precisando che “secondo le attuali proiezioni, il percorso e il quantum indicato nel suddetto documento (per un valore fino allo 0,5 nel 2028) sarebbero compatibili con l’impegno a mantenere il deficit su livelli inferiori al 3 per cento”.
"Nel ribadire il percorso di crescita della spesa" nel settore della Difesa "affermato nel Documento di programmatico di finanza pubblica e nelle risoluzione", si chiarisce che "il governo agli inizi del prossimo anno finanziario informerà il Parlamento relativamente alle spese militari nel prossimo triennio e, qualora se ne ravvisasse la necessità, l'Italia - sempre con il pieno coinvolgimento delle assemblee parlamentari - potrebbe valutare l'attivazione della clausola nazionale di salvaguardia prevista per tali tipologie di spese". Lo dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sulla manovra.
Manovra, Giorgetti: "Impatto del contributo assorbibile dalle banche"
"Un contributo importante" in legge di bilancio "viene dal settore bancario e assicurativo, che fornirà risorse pari a circa 10 miliardi nel triennio. Un impatto assorbibile alla luce della solidità e della profittabilità del nostro sistema bancario, al quale ha contributio anche la linea di rigore sui conti pubblici adottato da questo governo". Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra. Le misure di natura fiscale "sono il prodotto della proficua interlocuzione con le associazioni di categoria", ha aggiunto.
Manovra, Giorgetti: "Taglio dell'Irpef a tutela dei redditi medi"
Il taglio delle aliquote Irpef previsto in manovra "tutela i contribuenti con redditi medi, ed estende la platea di chi aveva beneficiato del cuneo fiscale coinvolge il 32% del totale dei contribuenti" per un valore del beneficio medio atteso di 218 euro all'anno" con un beneficio massimo pari a "440 euro". Pur perseguendo una “politica di bilancio attenta”, il ddl bilancio punta a dare “risposte alle esigenze profonde del Paese”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Manovra, Giorgetti: "Quadro incerto, approccio per tenere i conti in ordine"
La manovra “si inserisce in un quadro congiunturale incerto. I debiti accumulati in seguito alle numerose crisi, le preoccupazioni sulla crescita e l’inflazione, l’instabilità politica e il deterioramento dei conti pubblici in alcuni paesi hanno spinto o titoli a rialzo nelle maggiori economie mondiali. In questo contesto, una politica per garantire la sostenibilità del debito e in linea con la governance europea può favorire la stabilità”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetto, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il ddl bilancio 2026 quindi “conferma la strategia del governo: un approccio, in un periodo estremamente complicato, che si concretizza in interventi con l’esigenza di mantenere in ordine i conti”, ha sottolineato Giorgetti.
Giorgetti: "Spesa sulla sanità salirà al 6,2% Pil"
"Anche con questa manovra si stanziano nuove risorse" per la sanità, "pari a 2,4 miliardi nel 2026 e 2,65 miliardi a decorrere dal 2027. Queste risorse faranno in modo che il rapporto tra spesa sanitaria e Pil salirà al 6,2% nel 2026. Inoltre, non può sottacersi che ogni confronto di livelli della spesa in relazione al Pil non può non tenere in debita considerazione il valore di tale grandezza a livello pro capite, scontando gli effetti di una demografia che di fatto ha oramai imboccato la strada del tasso di sostituzione negativo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sulla manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. "Sin dal suo insediamento - ha ricordato Giorgetti - il governo ha destinato risorse, aggiuntive a quelle già assegnate dalla legislazione vigente, al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, che nel 2025 si è attestato a 136,5 miliardi, un livello superiore di circa 10,5 miliardi rispetto ai 126 miliardi disponibili nel 2022".
Giorgetti: "Nessun confronto con le precedenti, sono cambiate le regole dell'UE"
“Ogni confronto tra la manovra 2026-2028 e quelle degli anni precedenti non terrebbe in debita considerazione alcuni fattori, a partire dal cambio delle regole di finanza pubblica a livello europeo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.