Lvmh, Nicolas Puech fa causa a Bernard Arnault e chiede 14 miliardi: chi è l'erede Hermès che ha voltato le spalle alla sua famiglia
Puech accusa il suo ex consulente di aver venduto milioni di azioni Hermès a LVMH senza autorizzazione, riaprendo una vicenda risalente al 2008. Il profilo
LVMH, Puech porta Arnault in tribunale e riaccende una guerra mai chiusa: ecco chi è l'erede di Hermès
La battaglia che si sta consumando ai vertici del lusso francese ha il sapore di un grande dramma familiare, che però non è. Nicolas Puech, ottantaduenne erede della famiglia fondatrice di Hermès, ha avviato una causa civile contro LVMH e contro il suo ceo Bernard Arnault, sostenendo di essere stato privato di un colossale patrimonio: circa sei milioni di azioni Hermès, che ad oggi valgono oltre quattordici miliardi di euro.
Secondo l'accusa di Puech, l’ex consulente patrimoniale Eric Freymond, morto nel luglio del 2024, avrebbe ceduto questi titoli all’insaputa del proprietario, e sopratutto a beneficio proprio del gruppo LVMH. In realtà, però, la vicenda è molto più intricata di quanto sembri e affonda le radici in fatti avvenuti più di quindici anni fa, quando LVMH iniziò a entrare, pian piano, nel capitale di Hermès. Nel racconto ricostruito dalle fonti giudiziarie, Puech sostiene che Freymond abbia gestito da solo, e senza alcuna sua autorizzazione, una parte importante e sostanziosa del suo patrimonio, addirittua vendendo già nel 2008 quasi cinque milioni di quei titoli al gruppo di Arnault.
Se questa versione dovesse trovare conferma si riaprirebbe una storica disputa tra due delle più importanti maison francesi, un capitolo che pareva essere già chiuso da tempo grazie alle molte sentenze e un accordo firmato nel 2014; per ora però la Procura di Parigi conferma che l’indagine penale resta aperta, mentre sul fronte civile una nuova udienza è fissata per il 19 febbraio 2026.
Sul versante opposto, LVMH ha smentito e respinto ogni accusa, parlando apertamente di una campagna mediatica coordinata contro il grupp; in una nota particolarmente dura, il colosso francese afferma che le ricostruzioni di Puech sono prive di fondamento e tentano di reinterpretare condizioni e modalità dell’ingresso nel capitale di Hermès avvenuto oltre quindici anni fa.
Inoltre LVMH sostiene di non aver mai sottratto o acquisito azioni di Hermès in maniera occulta, di non essere mai stato coinvolto in operazioni a insaputa dei diretti interessati e di aver già archiviato da tempo ogni contenzioso con la maison, anche grazie alle decisioni prese dai giudici istruttori nel 2015, che avevano dichiarato il non luogo a procedere dopo il ritiro della costituzione di parte civile da parte di Hermès. Il gruppo di Arnault conclude la nota riservandosi la facoltà di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dei propri diritti.
Ma per comprendere quanto questo scontro sia "feroce" bisogna conoscere meglio l’uomo che lo ha creato, perché Arnault, lo sappiamo, è già ben conosciuto nell'ambiente. Nicolas Puech, nato nel 1943 a Neuilly-sur-Seine, è discendente diretto della quinta generazione Hermès, figlio di Francis Puech e Yvonne Hermès, nipote di Émile-Maurice Hermès e cugino di Jean-Louis Dumas. Per anni ha ricoperto ruoli di peso nella governance familiare, prima di dimettersi nel 2014 e ritirarsi nella sua residenza di Martigny, in Svizzera.
Puech è una figura che ha del romanzesco, non è sposato, non ha figli, e ha costruito intorno a sé un’aura di indipendenza quasi assoluta, spesso anche molto distante dalle logiche della famiglia. Non sorprende quindi che, nel 2010, quando la dinastia si compatta per creare la holding H51 con cui difendersi dall’avanzata di LVMH, lui si sia rifutato di partecipare, rimanendo il più grande azionista individuale, ma anche il più isolato.
Ma oltre le dispute familiari Puech è anche noto per aver deciso, nel 2023, di revocare l’accordo successorio che lo legava alla sua fondazione benefica per destinare metà dei suoi beni al suo ex giardiniere, che avrebbe voluto persino adottare; una scelta contestata, che racconta molto del suo carattere e del suo modo di vivere. Il suo patrimonio, invece, ancora ad oggi non è molto chiaro, oscillando da due fino a oltre quattordici miliardi, secondo le stime più recenti di Forbes
Alla luce di tutto questo, la sua battaglia contro Arnault appare come l’ultimo atto di un uomo che ha sempre scelto di vivere ai margini del potere, pur avendone molto tra le mani. Per ora resta da capire se questa vicenda riporterà alla luce retroscena mai chiariti degli anni in cui LVMH tentò l’avvicinamento a Hermès, o se, al contrario, si rivelerà essere l'ennesimo epilogo doloroso per Puech, finendo per isolarlo ancora di più.