Mail segrete, la spy story a Fondazione Crt: ecco che cosa succede

Al momento, i principali attori dello scandalo sembrano essere il consigliere Corrado Bonadeo e un altro individuo, la cui identità, però, è sconosciuta...

di Redazione Economia
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La spy story a Fondazione Crt

La vicenda attorno alla Fondazione CRT sta assumendo i contorni di una vera e propria spy story. Come riporta Torino Cronaca, mentre si tentava di ricostruire un accordo per riprendere il controllo dell'ente dopo le dimissioni del presidente Palenzona, il Ministero dell'Economia decide di indagare sulla questione. Nel frattempo emergono le mail dei presunti "congiurati" e il nome di chi potrebbe essere stato il responsabile delle rivelazioni.

Attualmente, il presidente ad interim, l'avvocato Maurizio Irrera, ha convocato d'urgenza il consiglio di amministrazione per discutere della richiesta di informazioni pervenuta tre giorni fa dal Ministero dell'Economia. Marcello Sala, direttore generale del MEF, chiede una dettagliata relazione sugli eventi che hanno portato alle dimissioni del presidente Palenzona e del segretario generale Varese, nonché accesso agli atti delle ultime tre riunioni decisive.

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Irrera, nella sua convocazione ai consiglieri, richiama l'attenzione sul possibile conflitto di interesse, come previsto dallo statuto della Fondazione. È un chiaro invito ai potenziali coinvolti a fare chiarezza sulla propria posizione.

Al momento, i principali attori dello scandalo sembrano essere il consigliere Corrado Bonadeo, costretto alle dimissioni quando è emerso il suo coinvolgimento, e un altro individuo il cui nome è emerso dalle mail allegate ai pareri legali richiesti da Palenzona. Bonadeo, nelle sue comunicazioni con il consigliere Francesco Galietti, sembrava coinvolgere quest'ultimo in un accordo segreto, suggerendo di mantenere il silenzio. Tuttavia, Galietti ha informato il presidente della situazione.

Il Ministero dell'Economia ha deciso di intervenire, forse anche a causa dell'attenzione mediatica generata dal caso, ritenendo che le decisioni prese possano influenzare la gestione della Fondazione CRT. Quest'ultima, azionista di importanti aziende come Unicredit, Generali e Mundys, gestisce un considerevole patrimonio e effettua significative donazioni nel territorio ogni anno.

È stato programmato un incontro per il 7 maggio al fine di scegliere il nuovo presidente, ma la ricerca del candidato giusto è tutt'altro che semplice. Inoltre, si stanno intensificando le voci riguardo a un possibile commissariamento dell'ente, il che potrebbe portare a una ridefinizione delle nomine. La situazione è delicata e il tempo stringe. Mentre si indaga sulle fughe di notizie riguardanti l'accordo segreto e gli investimenti controversi, si discute anche del futuro della Fondazione CRT e dei suoi vertici.