Malagò si consola dopo l'addio al Coni e mette la quinta con Ferrari-Maserati: ricavi netti in crescita per Samocar

Malagò si consola dopo l'addio al Coni e mette la quinta con Ferrari-Maserati: ricavi netti in crescita per Samocar

Le auto di lusso e in particolare la “Ferrari” consolano ampiamente Giovanni Malagò dall’aver lasciato la presidenza del Coni. Il sessantaseienne manager e imprenditore e presidente del noto Circolo Aniene a Roma è infatti titolare di Samocar, concessionaria ufficiale di Ferrari e Maserati che oltre alle sedi di Roma (in via Pinciana) Prato, Napoli e Monterotondo, ha la sua punta di diamante nella storica sede nella Capitale di via Smerillo con oltre 8mila metri quadrati coperti e scoperti e un’officina di 2mila mq per riparare le auto “vip”.

Il bilancio del 2024 approvato poche settimane fa dai soci sotto la presidenza di Malagò ha visto i ricavi netti balzare a 117,4 milioni di euro dai 115,7 milioni dell’anno prima e l’utile netto ha tenuto a 4,2 milioni dai 4,8 milioni che mandato tutto a riserva ha fatto salire il patrimonio netto a 25 milioni.

Lo scorso anno Samocar ha fatturato la vendita di 135 Ferrari, in forte crescita dalle 119 del 2023, per un controvalore di 54,6 milioni (37,5 milioni l’anno prima) e al 31 dicembre scorso gli ordini in portafoglio erano 336, che coprono l’obiettivo assegnato dalla azienda per l’anno in corso.

Il fatturato delle Maserati con 430 auto (638 nel 2023) di cui 192 vendute a privati e 236 a società di noleggio a lungo termine) è stato di 31,8 milioni (-32,6% sul 2023).

Altri 15,6 milioni di ricavi sono arrivati a Samocar dalla vendita dell’usato (fra cui 43 Ferrari e 49 Maserati) e il post vendita (comprensivo di ricambi e di prestazioni di officina) ha generato un fatturato per oltre 12,2 milioni (+25,4% sull’anno prima).

Azionisti di Samocar sono Livia Campillli (vedova di Vincenzo Malagò) col 40%, il figlio Giovanni (32%) e la figlia Francesca (28%).