Manovra, Opzione donna tagliato dagli emendamenti. Verso l'accordo con le banche sull'Irap
Inammissibili 21 nuove proposte di modifica
Giorgia Meloni comunicazioni Senato
Manovra, Opzione donna tagliato dagli emendamenti
Nuove inammissibilità tra gli emendamenti alla Manovra: sono 21 le proposte dichiarate inammissibili alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti, di cui 4 per materia e 17 per copertura. E' quanto emerso nel corso dell'Ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato. Tra gli inammissibili per copertura ci sono la proposta di FdI di prorogare Opzione donna, allargandone la platea, l'emendamento sempre di FdI per ampliare la detassazione dei contratti, quello ancora di FdI sulla decontribuzione per le assunzioni stabili al Sud e quello della Lega sulla flat tax per i giovani.
Tra gli inammissibili per materia c'è poi la proposta di FI sull'autofattura per l'acquisto di tartufi da raccoglitori occasionali. La commissione Bilancio del Senato ha fissato per domani alle 15 il termine definitivo per le eventuali riformulazioni o sostituzioni di emendamenti inammissibili o di altri emendamenti. Rimane in vita invece l'emendamento sul Mes, riferisce il relatore della Lega Claudio Borghi al termine dell'Ufficio di presidenza: "L'emendamento sul Mes c'è, con la nuova riformulazione è stato dichiarato ammissibile", spiega.
Vicino l'accordo su Irap
Sarebbe sostanzialmente chiuso l'accordo fra governo e banche sulla Manovra, mentre sembra vicino anche quello sulle assicurazioni. Come riferiscono diverse fonti, l'intesa prevederebbe l'eliminazione dell'ulteriore aumento dello 0,5% dell'Irap, provvedimento giudicato troppo oneroso dagli istituti di credito, in cambio di una diminuzione delle deducibilità delle perdite pregresse, inasprendo così la riduzione già prevista nella legge di bilancio. Con le assicurazioni sono in corso interlocuzioni continue in un clima disteso e si dovrebbe arrivare a breve a un accordo.
Tesoretto parlamentare solo per due anni
Il fondo per le modifiche parlamentari "è confermato a 100" milioni "per il 2026 e 2027, mentre non c'è più per il 2028". Lo ha riferito il capogruppo del M5s al Senato Stefano Patuanelli al termine della riunione con il governo sulla Manovra. "Probabilmente hanno fatto qualche operazione per recuperare i 20 milioni che pensavano" di decurtare dalle risorse per il 2026 "e siccome non eravamo contentissimi come forze di opposizione hanno ripristinato il fondo a 100 però hanno tolto il 2028", ha spiegato, riferendosi all'ipotesi circolata nelle scorse settimane che la maggioranza potesse destinare 20 milioni del fondo nel 2026 per garantire le pensioni delle forze dell'ordine.