Medicina per tutti, Anelli: "Che errore, avremo 13mila dottori disoccupati"

Il presidente dell’Ordine dei medici, critica la norma: "Così si torna indietro di 40 anni"

di Redazione Economia
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Studentessa università. Foto: Pexels
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Facoltà di Medicina, le nuove regole. Anelli: "Come regalare delle Ferrari a Paesi stranieri"

Il governo Meloni ha deciso di intervenire sulla questione Sanità, partendo dall'accesso alla facoltà di Medicina, la Commissione istruzione del Senato ha dato il via libera ad una norma destinata a cambiare in maniera drastica le attuali regole. "Il numero programmato resta, viene solo abolito il test lotteria d’ingresso", precisa il relatore e presidente della commissione sanità del Senato, Franco Zaffini (FdI). Questo è il primo passo di un iter parlamentare che si preannuncia rapido, visto il consenso bipartisan intorno al testo. Ma Filippo Anelli, presidente della federazione degli Ordini dei medici lancia l'allarme: "Questa misura - dice Anelli a La Stampa - finirà solo per creare migliaia di medici disoccupati in più da qui a 10anni, che finiranno per andare a lavorare all’estero. Considerando quanto costa formare un medico per ciascuno che faremo andar via sarà come aver regalato una Ferrari a un Paese straniero. Perché è solo una questione di calcoli".

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"Già con il raddoppio a 20mila studenti degli accessi programmati a medicina e l’aumento delle borse di studio degli specializzandi - prosegue Anelli a La Stampa - nel 2034 avremo 13 mila medici in esubero. Che raddoppierebbero se venisse del tutto cancellato il numero programmato. Quello che non va bene è proprio quel semestre formativo aperto indiscriminatamente a tutti, che potrebbe mettere in crisi molte Università che non sono in grado di reggere l’impatto di così tante iscrizioni. Perché poi per fare formazione medica servono docenti, aule, attrezzature, laboratori. Altrimenti torniamo a quando mi sono laureato nei primi anni ’80 e l’ingresso nelle facoltà era appunto indiscriminato".