Mediobanca, faro Consob sui movimenti nel capitale. In borsa in 6 mesi fa +34%

Alberto Nagel Francesco Gaetano Caltagirone
Lapresse
Economia
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La Consob avrebbe in corso da tempo un attento monitoraggio sui movimenti nell’azionariato di Mediobanca. Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui l’authority non ha evidenziato nulla di irregolare negli investimenti portati avanti progressivamente dai soci Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone.

Nelle scorse settimane Delfin, la holding che fa capo a Del Vecchio, è salita al 18,90% del capitale dell’istituto di Piazzetta Cuccia, con la possibilità di portarsi in prossimità del 20% in virtù del via libera concesso dalla Bce poco meno di un anno fa. Per quanto riguarda Caltagirone, nei giorni scorsi è salito a poco più del 3% del capitale di Mediobanca, con la possibilità di accrescere la propria quota poco sopra il 5% in caso di esercizio di alcune opzioni put.

Proprio il blitz di Caltagirone sulla banca ha fatto scattare i rumor sulle potenziali ripercussioni con riguardo alla governance di Generali, di cui proprio Mediobanca, Caltagirone e Del Vecchio sono i primi tre azionisti con quote rispettivamente pari al 12,93%, al 5,60% e al 4,82%. Nella primavera del 2022 è previsto il rinnovo della governance di Generali e sono già iniziate le manovre in vista dell’appuntamento, con Mediobanca che ritiene che qualunque decisione debba essere discussa all’interno del board. Appuntamento per cui, alla luce del complesso intreccio azionario e con il rischio di concerto, diventa un obbligo per l'authority di Paolo Savona monitorare con molta attenzione ogni singolo aspetto del dossier.

Il cda uscente, in base a un'ultima modifica dello statuto, ha la facoltà di presentare una propria lista per il rinnovo dell’organo amministrativo. Oltre al buon andamento del business, i movimenti nel capitale di Piazzetta Cuccia hanno conferito un appeal speculativo al titolo (oggi in tarda mattinata a 9,924 + 0,69%) che in sei mesi è cresciuto di quasi il 34% in sei mesi e di oltre il 36% in un anno.