Mediobanca, Nagel si gioca la carta dei dividendi: agli azionisti 4,9 miliardi in tre anni per respingere Mps. Aggiornato il piano al 2028
Il nuovo piano al 2028 prevede ricavi a 4,4 miliardi. Nagel sull'offerta di Mps: ""Genererà un'importante perdita di fatturato" e su Banca Generali: "Con la fusione ricavi a 5 miliardi"
Mediobanca, pioggia di dividendi agli azionisti: 4,9 miliardi in tre anni per tenere Mps alla larga. Nagel: “Offerta senza razionalità industriale”
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”. Mediobanca punta a ricavi per oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio con una crescita media annua del +6%), con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti. Il Gruppo mira poi a un utile netto di 1,9 miliardi (+45% nel triennio) e una crescita nella remunerazione degli azionisti sino a 4,9 miliardi di euro nel triennio di cui 4,5 miliardi di euro in dividendi e 0,4 miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie previsto nel BP26 presentato nel maggio 2023.
In dettaglio il nuovo piano prevede una crescita degli attivi redditizi con il totale delle attività finanziarie in aumento a 143 miliardi di euro (+9%), degli impieghi a clientela a 63 miliardi (+5%), gli RWA a 50 miliardi (+3%). Tale crescita - si spiega - "verrà conseguita con la consueta attenzione all’uso del capitale e guardando alla crescente profittabilità degli attivi (ricavi/RWA da 8% a 9%). Quanto ai ricavi - come detto - sono stimati in aumento ad oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio, +6%) con una "solida contribuzione da parte di tutti i segmenti". Il Wealth management registrerà la maggior crescita (oltre 0,2 miliardi nel triennio sino a 1,2 miliardi) divenendo il primo contributore alla crescita dei ricavi di Gruppo oltreché di commissioni, in via complementare al CIB, la cui crescita nei ricavi è attesa essere di oltre 0,1 miliardi sino a 1,0 miliardi.
Il nuovo piano stima poi una crescita della redditività a livello di Gruppo (Rote al 20%) - rettificato degli utili non ricorrenti al 17% (dal 14%) - e divisionale: il WM è atteso registrare il maggior incremento della redditività passando dal 4,0% al 5,2%; il CIB è atteso migliorare al 2,2%(dall’1,9%), il CF stabile al 2,9%.
A sostenere queste ambizioni poi un potenziamento del franchise e dell’offerta in tutti i segmenti di attività: circa 330 nuove risorse commerciali verranno inserite nel WM (prevalentemente nel segmento Consulenti Finanziari), la rete diretta del CF vedrà un ulteriore ampliamento (da 335 a 373 punti vendita) coniugato a ulteriore investimenti nel canale digitale, mentre nuove geografie e prodotti verranno aggiunti nel CIB.
Mediobanca: Nagel, "non facile trovare alternative convincenti quanto B.Generali"
"Il nostro focus è sul progetto con Banca Generali. Non è facile trovare alternative convincenti quanto Banca Generali". Così l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, in una call con gli analisti evidenziando il progetto "di concludere l'offerta entro ottobre".
In caso di fusione con Banca Generali "Mediobanca potrebbe centrare ricavi pari 5 miliardi di euro nel 2028, rispetto ai 4,4 miliardi stimati nello scenario stand-alone. E' quanto si legge nelle slide presentate dall'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, nella presentazione alla call con gli analisti.
"Mediobanca: Nagel: "Da aggregazione con Mps importante perdita fatturato"
Aggregazione con Mps? "Genererà un'importante perdita di fatturato". Così l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, in una call con gli analisti. "Si tratta di un'operazione unica nel suo genere, nel senso che è la prima operazione, in cui vediamo una banca commerciale acquistare una banca d'investimento", evidenzia ancora Nagel. "È molto difficile valutare quale sarà la crescita reale dell'Eps delle entità combinate", dice.
L'Ad sottolinea che tra il piano stand-alone e una fusione "con Mps non c'è paragone. Se puntiamo su prodotti a valore aggiunto più specializzati, questa posizione può essere difesa molto meglio", evidenzia Nagel.
Mediobanca: Nagel, "L'estensione del Piano consente solida crescita ricavi e utili"
L’estensione al 2028 del piano ”One Brand - One Culture”, "dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un’ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e di execution nonché a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti". Così Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca.
"Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone, compiuto rimanendo ancorati alla scuola di banca responsabile radicata nel Dna della Banca, verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader Europeo nel Wealth Management per dimensioni, capacità di crescita e remunerazione degli azionisti, il cui closing è previsto per il prossimo mese di ottobre". Così Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, parlando dell'aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”.
Ops di Mps, Nagel: "Priva di razionale e caratterizzata da evidenti rischi"
"L'offerta di scambio di Mps per gli azionisti Mediobanca è priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione per: avere la realtà aggregata un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico, senza rafforzamento in alcuno dei segmenti di attività di Mediobanca e rimanendo viceversa immutati i rischi insiti nel bilancio di Mps". Lo sottolinea Mediobanca nella nota di aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”.
Nagel: "Con B.Generali sinergie visibili e a basso rischio d'esecuzione"
"L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione Wm di Mediobanca, imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano “One Brand – One Culture” di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti".
Lo sottolinea Mediobanca in una nota evidenziando che "la combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre 15 miliardi di Nnm annue) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano". Il comune Dna, si legge, "di eccellenza e la forte complementarità manageriale e di competenze tra Mediobanca e Banca Generali rafforzano ulteriormente il razionale industriale dell’operazione, rendendo il conseguimento delle sinergie visibile e a basso rischio di esecuzione.