Mediolanum, chi è Massimo Doris: il figlio di Ennio che si tiene fuori dal risiko sfilandosi dall'Ops di Mps su Mediobanca
Massimo Doris, erede di Ennio e AD dal 2008, ha deciso di tenersi lontano dai rischi e dai giochi di potere che scuotono Piazzetta Cuccia. Il ritratto
Massimo Doris si tira fuori dal risiko: ecco chi è
Banca Mediolanum ha ceduto la sua intera partecipazione in Mediobanca, pari al 3,5% del capital, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori istituzionali. Un addio silenzioso a Piazzetta Cuccia, ma che fa rumore. E segna, forse, una svolta più profonda di quanto appaia.
La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, 30 giugno, a Borsa chiusa e la quota, suddivisa tra Banca Mediolanum (2,72%) e Mediolanum Vita (0,77%), è stata venduta per un controvalore di circa 600 milioni di euro. Una decisione che smentisce, nei fatti, le parole pronunciate da Massimo Doris solo più di un mese fa, quando si diceva pronto a restare azionista di Piazzecca Cuccia "anche se nascerà un concorrente importante", riferendosi all'ops di Monte dei Paschi di Siena.
In quell'occasione lo stesso Doris aveva definito "una bella operazione" quella portata avanti da Mps su Mediobanca, nel pieno di un risiko bancario che coinvolgeva direttamente anche Mediolanum, stretta su un doppio fronte: da un lato la possibile integrazione Mps-Mediobanca, dall’altro l’assalto della stessa Mediobanca a Banca Generali. "Discuteremo come votare, così come decideremo se accettare o meno l’Ops di Mps su Mediobanca", aveva dichiarato allora Doris. Parole che oggi appaiono superate. Con la completa uscita di Banca Mediolanum dal capitale di Mediobanca, quello scenario non è più all’orizzonte.
Il disimpegno segna dunque la fine di un rapporto che, pur fondato su una partecipazione minoritaria, aveva e avrebbe garantito al consiglio guidato da Alberto Nagel una certa stabilità. La presenza di un socio di lungo corso come Mediolanum rappresentava infatti una sorta di cuscinetto contro eventuali pressioni esterne o incursioni di mercato, come la scalata di Mps. Dietro la decisione di Banca Mediolanum di uscire completamente dal capitale di Mediobanca c’è quindi una presa di posizione chiara: evitare coinvolgimenti in operazioni che potrebbero snaturare l’identità del gruppo. Una scelta che porta la firma di Massimo Antonio Doris.
Figlio di Ennio Doris, fondatore e storico volto della banca, Massimo ha raccolto il testimone nel 2008, divenendo amministratore delegato, e dando continuità a una visione sempre più centrata sul cliente: una banca leggera, umana, e soprattutto indipendente. Classe 1967, nato a Bassano del Grappa, Doris si è laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano. Ha iniziato il suo percorso nel gruppo di famiglia nel controllo di gestione, per poi trasferirsi a Londra tra il 1997 e il 1999, dove ha lavorato per UBS, Merrill Lynch e Credit Suisse, entrando così in contatto diretto con le grandi banche internazionali.
Rientrato in Italia, fa un po' di "gavetta”: supera l’esame da promotore finanziario e inizia a lavorare porta a porta, vendendo polizze vita. Un passaggio fondamentale nella sua carriera, pensato soprattutto per comprendere a fondo il rapporto con i clienti. Da lì Massimo inizia la sua crescita professionale, con incarichi manageriali sempre più importanti, tra cui responsabile della formazione, direttore della rete italiana e direttore generale della filiale spagnola Banco de Finanzas e Inversiones, fino a diventare amministratore delegato della banca.
Nel 2008 Massimo Doris prende le redini della banca di famiglia, affiancando il padre e assumendo il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Mediolanum, carica quest’ultima che ricopre fino al 30 aprile 2014. Dal maggio 2009, fino alla fusione per incorporazione di Mediolanum S.p.A. in Banca Mediolanum S.p.A., è stato Vice Presidente di Mediolanum S.p.A. Tra il 2012 e il 2014 ricopre il ruolo di Consigliere di Banca Esperia, mentre dal 2014 è Vice Presidente di Assoreti, di cui dal 17 aprile 2023 è diventato Presidente.
Nel 2014 diventa anche il volto televisivo dell’istituto, contribuendo a rendere il marchio ancora più riconoscibile. Sotto la sua guida, Banca Mediolanum accelera anche nella digitalizzazione, potenziando le piattaforme online e ampliando l’offerta, senza mai perdere di vista il modello di banca relazionale costruito intorno al cliente. Oggi, oltre a essere Amministratore Delegato e Managing Director di Banca Mediolanum, Doris è anche Presidente di Snow Peak S.r.l..
Riservato, lontano dai riflettori, Doris non ama l'attenzione mediatica. Ma le sue scelte parlano sempre molto chiaro. Accanto a lui, in azienda, lavora anche la sorella Annalisa Sara Doris, vicepresidente di Banca Mediolanum e presidente della Fondazione Mediolanum Onlus. Amante della bici, della vela e dello sci, Massimo si definisce un uomo che "si allena con il proprio passo". Un approccio che forse un po' si riflette anche nella sua visione del fare banca: cautela, coerenza e una direzione precisa. D'altronde in un mercato che cambia rapidamente, la scelta di restare fuori dal risiko è anche una dichiarazione di identità. Mediolanum resta fedele a sé stessa. E lo fa con la discrezione che caratterizza anche chi la guida.