Meta spinge la sua AI nelle chat di WhatsApp: aperta un’indagine. Ecco perché spaventa l’Authority

L'Antitrust ha aperto un’indagine per abuso di posizione dominante e ostacolo alla concorrenza

di Maddalena Camera
Economia

Meta AI integrata in WhatsApp: ecco perché fa paura all'Authority

Meta Ai è apparsa già nel marzo scorso nell’interfaccia di WhatsApp. Una presenza  per ora discreta, se vuoi lo usi oppure no, ma gli utenti non hanno potuto scegliere: l’istallazione è stata fatta dalla casa madre, ossia Meta ex-Facebook, e la disattivazione è impossibile. Il risultato è che ogni tanto Meta Ai chiede, intromettendosi nelle chat, “come posso aiutarti”.

La vicenda ha ovviamente acceso i riflettori dell'Antitrust che ha aperto un procedimento istruttorio e anche uno cautelare per presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi di Chatbot per Ai. Al centro dell'indagine dell’Authority  ci sono ora anche le nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution introdotte il 15 ottobre che escludono le imprese concorrenti di Meta AI dalla piattaforma WhatsApp  creando, dice l’Antitrust, potenziali ostacoli alla concorrenza.  WhatsApp Business Solution è la piattaforma che permette alle imprese  di integrare WhatsApp nei propri sistemi aziendali. Insomma tanta roba a voler ben vedere.

Ed è per questo che l'Autorità ha avviato per questo un procedimento per adottare  misure cautelari al fine di prevenire danni irreparabili al mercato. Insomma Microsoft, il maggior bersaglio fino ad alcuni anni fa dell’Antitrust italiana ed europea a causa del suo sistema operativo Windows  ormai presente nell’87% dei pc a livello mondiale, ha insegnato alle Authority della concorrenza che prevenire è meglio che curare. E meta è sulla buona strada per diventare un’altra Microsoft dato che WhatsApp occupa una posizione dominante nel settore delle app di messaggistica.

Sfruttare tale posizione per spingere un servizio ulteriore, in questo caso un chatbot, senza  il consenso dell’utente, rischia dunque di alterare la competizione nel nascente mercato europeo degli assistenti Ai.  Ricordiamo che Meta AI è integrato nella barra di ricerca di WhatsApp e reso visibile tramite un'icona permanente nella schermata principale. Si tratta di un  assistente Ai basato sul modello Llama 4, in grado di rispondere a domande generaliste e riassumere messaggi. Meta vuole fare  massicci investimenti nell’intelligenza artificiale pianificando di spendere 600 miliardi di dollari entro il 2028 per costruire data center dedicati all’Ai con 65 miliardi solo per l’anno in corso. 

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