Miliardari, Usa patria dei Paperoni. Nella top five in quattro hanno 700 mld

Nella top ten otto sono americani. L'1% ha un 1/3 della ricchezza degli Stati Uniti

Jeff Bezos
IPA
Economia
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Bernard Arnault, il patron francese di Lvmh, è l’unica eccezione. Nella top five degli uomini più ricchi del mondo è infatti l’unico non americano del club ristretto dei Paperoni, club elitario dominati dai ricconi a stelle e strisce che se si prende la top ten arrivano addirittura a otto: Jeff Bezos (Amazon), Elon Musk (Tesla), Bill Gates (Microsoft), Mark Zuckerberg (Facebook), Larry Ellison (Oracle), Larry Page e Sergey Brin (Google), Warren Buffett (Berkshire Hathaway).

Bezos, Musk, Gates e Zuckerberg riescono a collezionare una fortuna personale che tutta insieme sfiora i che sfiora i 700 miliardi di dollari. Lo scrive il Sole 24 Ore, secondo cui il dominio dei Paperoni a stelle e strisce può, certo, essere considerato un simbolo del generale primato dell’economia statunitense, che oggi sta spezzando la morsa della crisi da pandemia. Ma è anche il volto di quello che dai critici è denunciato come un altro genere di virus, quello di eccessive corse a diseguaglianze di patrimoni e redditi, influenza e potere. Squilibri che la pandemia ha accentuato.


Il Forbes Billionaire Index

Il quotidiano della Confindustria ricorda infatti come nonostante promesse di correzioni con interventi pubblici quasi un terzo della ricchezza negli Stati Uniti è adesso in mano all’1%, mentre il 50% meno abbiente si spartisce il 2%. Ma l’elite allargata arriva ad 1,3 milioni di nomi, oppure, per i meno selettivi, ad 1,6 milioni. UBS nel suo Global Wealth Report ha stimato che nell’ultimo anno l’America abbia contribuito ben un terzo dei 5,2 milioni di neo-milionari mondiali, vale a dire 1,7 milioni per un totale nazionale di 22 milioni.

È uno sprint che non accenna a fermarsi: nei prossimi cinque anni dovrebbe aggiungerne 6,1 milioni, battendo di gran lunga la Cina. Infine, conclude il Sole, gli Usa si fregiano anche del record mondiale dei cosiddetti UHNWI, “ultra high net worth individuals” con patrimoni variamente stimati in almeno 30 o 50 milioni.