Mps, Lovaglio silura Nagel: “Non risponde al telefono”. E sul controllo di Mediobanca…
La vera chiave del successo dell’operazione, secondo il numero uno della banca senese, sarà il supporto della stessa Mediobanca
Luigi Lovaglio Ad di MPS
Monte dei Paschi, Lovaglio: "Fiducioso che l'offerta su Mediobanca andrà a buon fine"
Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, si dice ottimista sull’esito dell’offerta lanciata su Mediobanca. In un’intervista a Bloomberg TV, il manager ha dichiarato che l’operazione non mira a una semplice integrazione tra i due istituti, ma a una "combinazione" strategica che possa generare valore nel lungo periodo.
Secondo Lovaglio, il controllo di Mediobanca sarebbe raggiungibile con il 35% delle azioni, ma l’obiettivo è ben più ambizioso: “Siamo fiduciosi che l’offerta porterà a superare il 66% del capitale”.
Il brand Mediobanca verrà mantenuto, ha assicurato Lovaglio, ma sarà necessario un cambiamento al vertice. L’attuale amministratore delegato Alberto Nagel, ha detto, non risponde più alle sue chiamate: “Lo chiamo al telefono e non risponde”. Il nuovo corso prevede quindi la ricerca di un profilo "brillante e internazionale", capace di attrarre nuovi talenti e guidare l’istituto nella nuova fase.
La vera chiave del successo dell’operazione, ha concluso l’Ad di Monte Paschi, sarà però il supporto della stessa Mediobanca: “Serve la loro adesione. Senza, sarà tutto più difficile”.