Mps, tagli per 3.500 posti di lavoro: convocato il tavolo con i sindacati

La banca senese chiede un confronto con le parti sociali sul nuovo piano industriale, precisando che si tratta di "uscite volontarie", per venerdì 8 luglio

Economia
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Mps, 3.500 nuove uscite entro il 2022 . Venerdì 8 luglio il tavolo con le parti sociali 

La banca senese chiama e i sindacati rispondono: venerdì 8 luglio è stato convocato un tavolo tra le parti  sociali per le ore 11.00. Il tema caldo, al centro della convocazione, le 3.500 nuove uscite annunciate nel piano industriale 2022-2026 e previste entro il 2022. 

Uscite che, specifica la banca, sono "volontarie", da realizzare "attraverso il confronto sindacale, mediante il ricorso su base volontaria alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito", si legge nella lettera inviata dalla banca. 

In particolare si parlerà, si spiega ancora nel documento, "della complessiva semplificazione dell'assetto societario del Gruppo con le fusioni in Banca Mps, che saranno oggetto delle procedure di confronto sindacale a norma di legge e di Ccnl, del Consorzio operativo Gruppo Montepaschi, di Mps Capital Services e di Mps Leasing and Factoring, sono attesi significativi benefici in termini di efficienza e di sinergie di ricavi".

L'obiettivo è quello di cogliere "le opportunità" che "consente la permanenza nel Fondo fino a sette anni con data ultima di accesso al 30 novembre 2022", scrive Mps. "A questo riguardo, le complessive ricadute sul personale interessato formeranno oggetto di preventiva disamina congiunta nel rispetto delle previsioni di Ccnl, al fine di valutare, sulla base dei nuovi assetti, tutti gli aspetti inerenti in particolare i piani di riallocazione delle risorse e i programmi formativi e di riqualificazione, in linea con gli obiettivi di rafforzamento delle attività commerciali e dei servizi alla clientela".

Mps e gli obiettivi del nuovo piano industriale al 2026 

Il nuovo piano di Mps, presentato dalla banca a fine giugno, punta a raggiungere un utile prima delle imposte di 705 milioni di euro nel 2024 e di 909 milioni nel 2026 e un utile netto di 1.003 milioni nel 2024, con il reassessment delle Dta, e di 833 milioni nel 2026. E il ritorno alla distribuzione dei dividendi a partire dal risultato 2025, con un pay-out del 30% nel 2025-2026.  

Il piano prevede inoltre un rafforzamento della posizione di capitale della banca a seguito del completamento dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi atteso entro la fine del 2022. Cambiamenti in vista anche a livello organizzativo: nel nuovo piano la direzione Chief Commercial Officer sarà suddivisa in tre direzioni, con l’obiettivo di puntare ad una maggiore specializzazione e all’offerta di un servizio tailor-made per la clientela.

“Il piano industriale 2022-2026 permette a banca Monte dei Paschi di Siena di ripartire dalle proprie radici, dalla forza del brand, dal talento delle persone e dalla propria vocazione di banca commerciale. Lavoreremo al rilancio dell’attività per servire le famiglie e le imprese attraverso un consolidato network territoriale e le competenze digitali di Widiba, una risorsa con un grande potenziale che ci posiziona tra i principali operatori per livello di innovazione e digitalizzazione nel sistema bancario del Paese", aveva dichiarato Luigi Lovaglio, amministratore delegato della banca, in occasione della presentazione del piano.