Musk indagato dalla Corte Suprema del Brasile: il tycoon diffondeva fake news

Il giudice ha riaperto l'inchiesta dopo che il Ceo di X si è rifiutato di bloccare alcuni account sul social network, accusato di ostacolare la giustizia.

di Redazione Economia
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Brasile, la Corte suprema apre inchiesta su Musk per una 'campagna di disinformazione'

Il giudice della Corte Suprema del Brasile Alexandre de Moraes ha aperto una inchiesta su Elon Musk ipotizzando reati di ostruzione alla giustizia e incitamento al crimine, dopo che il proprietario di X ha riaperto gli account di cui il magistrato aveva disposto la chiusura, per la loro vicinanza al movimento dell'estrema destra che ha sostenuto la rivolta pro Bolsonaro dopo la sua sconfitta alle elezioni. I social "sono terra di nessuno", ha denunciato Moraes per cui il miliardario di origine sudafricana "ha dato il via a una campagna di disinformazione". X, ha aggiunto, sta commettendo un abuso di potere economico per "influenzare illegalmente l'opinione pubblica". Inoltre, Musk è stato coinvolto in un'indagine penale sulle azioni antidemocratiche delle cosiddette "milizie digitali".

"La flagrante condotta di ostruzione alla giustizia brasiliana, l'incitamento al crimine, la minaccia pubblica di disobbedienza agli ordini dei tribunali e la mancanza di cooperazione della piattaforma sono fatti che mancano di rispetto alla sovranità del Brasile e rafforzano il collegamento con la strumentalizzazione criminale intenzionale della giustizia brasiliana".

Musk ha dichiarato che avrebbe sfidato gli ordini del tribunale, che considera incostituzionali, e revocato le restrizioni imposte su alcuni account della piattaforma in Brasile, vale a dire il blocco di alcuni account popolari, attaccando il magistrato in diversi suoi post, chiedendone l'impeachment. Secondo Musk, "i brasiliani, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche, hanno diritto alla libertà di espressione, al giusto processo e alla trasparenza delle autorità".

I profili bloccati sono legati ai movimenti dell'estrema destra che hanno pubblicato contenuti relativi ai disordini dell'8 gennaio dello scorso anno, quando migliaia di sostenitori dell'ex Presidente Jair Bolsonaro avevano assaltato il Congresso, la Corte suprema e il Palazzo presidenziale. Moraes aveva allora aperto una inchiesta su Bolsonaro per colpo di Stato.