Amplifon, approvati i risultati al 30 settembre 2025: ricavi in crescita del 1,8%

Vita (Amplifon): "Nel terzo trimestre abbiamo registrato un trend di significativo miglioramento dei ricavi rispetto al secondo trimestre"

di Redazione Corporate
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Amplifon, approvati i risultati al 30 settembre 2025: ricavi in crescita del 1,8% e utile netto adjusted a 110 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, si è riunito oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland e ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025.

Nel corso della riunione, l’Amministratore Delegato Enrico Vita ha commentato l’andamento del periodo, evidenziando come “nel terzo trimestre abbiamo registrato un trend di significativo miglioramento dei ricavi rispetto al secondo trimestre, con un ritorno alla crescita organica rispetto allo scorso anno. La performance è stata trainata da una significativa accelerazione in Europa, anche grazie al miglioramento di Italia e Spagna e nonostante un minor contributo della Francia rispetto al precedente trimestre, nonché da una crescita in America superiore al mercato di riferimento. Questi risultati sono stati conseguiti in un mercato ancora al di sotto dei suoi tassi storici di crescita e a fronte di una base comparativa particolarmente forte. Stiamo accelerando il piano ‘Fit4Growth’ con iniziative che contribuiranno a migliorare in modo strutturale la performance del Gruppo. Il trend emerso nel trimestre, insieme alle azioni già avviate e alla solidità del nostro modello di business, ci rendono fiduciosi nel nostro percorso di crescita nel breve e nel medio periodo”.

Nel complesso, Amplifon ha mantenuto ricavi sostanzialmente stabili nei primi nove mesi del 2025, anche grazie al progressivo miglioramento registrato nel terzo trimestre. La performance organica, risultata pressoché invariata (-0,3%), risente di una base di confronto molto robusta – con una crescita dell’8% a cambi costanti nei primi nove mesi del 2024 – e di un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in un contesto di mercato ancora inferiore ai livelli storici. Il mercato privato statunitense ha mostrato un andamento sostanzialmente stabile, penalizzato dal segmento assicurativo, mentre in Europa la domanda è rimasta debole a causa della ridotta fiducia dei consumatori e di fattori temporanei che hanno inciso soprattutto nel secondo trimestre.

L’attività di espansione del perimetro ha avuto un impatto positivo del 2,1% sulla crescita dei ricavi, grazie alle acquisizioni concluse in Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti e Cina. Parallelamente, il gruppo ha proseguito l’ottimizzazione della rete con la chiusura di circa 100 cliniche non performanti in Nord America, Europa e Asia-Pacifico, oltre all’uscita dal business wholesale in Cina, coerentemente con le linee guida del piano ‘Fit4Growth’. L’effetto cambio, negativo per l’1,9%, ha riflesso il rafforzamento dell’euro nei confronti delle principali valute, in particolare dollaro americano, australiano e neozelandese, portando a ricavi a cambi correnti sostanzialmente invariati rispetto al 2024.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 395,0 milioni di euro, in diminuzione del 4,1% rispetto ai 411,7 milioni registrati nei primi nove mesi del 2024, con un margine sui ricavi del 22,7% (rispetto al 23,6% del periodo precedente). Tale contrazione è dovuta principalmente alla minore leva operativa, al diverso mix geografico nell’area EMEA e alla diluizione derivante dall’espansione del network diretto di Miracle-Ear negli Stati Uniti. L’EBITDA as reported, pari a 390,4 milioni di euro, include oneri non ricorrenti per 4,5 milioni, in gran parte riconducibili al programma ‘Fit4Growth’.

L’EBIT adjusted è stato pari a 199,1 milioni di euro, con un’incidenza dell’11,4% sui ricavi, rispetto ai 228,9 milioni del 2024. La variazione è dovuta sia alla flessione dell’EBITDA adjusted sia all’aumento degli ammortamenti legati agli investimenti in espansione, innovazione e digitalizzazione. L’EBIT as reported, pari a 153,3 milioni di euro, risente di oneri non operativi per 45,8 milioni di euro, tra cui ammortamenti da aggregazioni di imprese (PPA) e svalutazioni di attività materiali e immateriali connesse all’attuazione del piano ‘Fit4Growth’.

L’utile netto adjusted ammonta a 109,6 milioni di euro, rispetto ai 134,3 milioni del 2024, riflettendo la dinamica dell’EBIT adjusted e l’aumento degli oneri finanziari, pari a 4,4 milioni di euro, dovuti al maggior indebitamento e alle differenze cambio in particolare in APAC e Nord America. Il tax rate adjusted è risultato pari al 27,3%, in leggera diminuzione rispetto al 27,4% dell’anno precedente. L’utile netto as reported è stato di 74,4 milioni di euro, rispetto ai 104,2 milioni del 2024, con un tax rate in aumento al 29,3% per effetto di costi non ricorrenti legati alla rideterminazione di imposte differite. L’utile per azione adjusted si è attestato a 49,1 centesimi di euro (59,5 nel 2024).

Nel corso dei primi nove mesi del 2025, il Gruppo ha portato a termine circa 230 acquisizioni di centri acustici, prevalentemente in Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti e Cina, per un investimento complessivo di circa 59 milioni di euro. Parallelamente, ha proseguito con decisione l’attuazione del programma ‘Fit4Growth’, volto al miglioramento dell’efficienza e della produttività, attraverso la razionalizzazione della rete di vendita e interventi sul back-office. Il piano prevede un incremento del margine EBITDA adjusted tra 150 e 200 punti base entro il 2027, con costi una tantum stimati in circa 35 milioni di euro nel biennio 2025-2026.

Nel terzo trimestre del 2025, i ricavi consolidati hanno raggiunto 563,3 milioni di euro, in crescita del 2,4% a cambi costanti, con una performance organica positiva dello 0,8%, superiore sia al primo che al secondo trimestre dell’anno. Tale andamento è stato sostenuto dal ritorno alla crescita in Europa e da un’espansione in America superiore ai tassi di mercato, pur in un contesto ancora moderato. La variazione di perimetro ha contribuito per l’1,6%, grazie alle acquisizioni realizzate nei principali mercati internazionali, mentre l’effetto cambi negativo (-3,1%) ha ridotto la crescita a cambi correnti allo 0,7%.

L’EBITDA adjusted trimestrale si è attestato a 107,3 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 114,6 milioni del 2024, con un margine del 19,1%, riflettendo la minore leva operativa, il diverso mix geografico e i maggiori investimenti in marketing. L’EBIT adjusted, pari a 42,8 milioni di euro, risente dei maggiori ammortamenti connessi agli investimenti strategici. L’utile netto adjusted del trimestre è stato pari a 19,2 milioni di euro, rispetto ai 26,5 milioni del 2024, mentre l’utile netto as reported si è attestato a 6,3 milioni di euro (16,4 milioni nel 2024).

Guardando ai primi nove mesi dell’anno, l’area EMEA ha mostrato un lieve incremento dei ricavi, sostenuto dalle acquisizioni, mentre la performance organica ha risentito del contesto di mercato e di alcuni fattori temporanei. La crescita in Francia e il progressivo miglioramento in Italia e Spagna hanno comunque sostenuto il risultato complessivo.

Nel capitolo dedicato alle prospettive, Amplifon evidenzia come il mercato globale dell’hearing care sia cresciuto a ritmi inferiori rispetto ai trend storici, con gli Stati Uniti ancora penalizzati dal segmento assicurativo e un’Europa a due velocità, dove Francia e Germania trainano la crescita mentre il resto dell’area mostra segnali di ripresa graduale. Nei prossimi mesi, la società prevede un miglioramento progressivo del mercato globale, sostenuto dal rafforzamento del segmento Private Pay negli Stati Uniti e dal buon andamento dei principali mercati europei.

Alla luce del contesto attuale e in assenza di ulteriori rallentamenti macroeconomici o geopolitici, Amplifon prevede per il 2025 una crescita dei ricavi consolidati tra il 2% e il 2,5% a cambi costanti e un margine EBITDA adjusted intorno al 23%. Nel medio termine, il Gruppo conferma la propria fiducia nelle prospettive di sviluppo profittevole e sostenibile, sostenuto dai solidi fondamentali del mercato e dalla piena attuazione del piano ‘Fit4Growth’, volto a rafforzare redditività e competitività.

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