AXA Italia, a Lucca il confronto sui rischi climatici: temperature record e nuovi pericoli per il territorio

D’Abbondanza (AXA Italia): "Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva"

di Elisabetta Marciano
Corporate - Il giornale delle imprese

AXA Italia, presentato a Lucca il rapporto sui rischi climatici: temperature record e infrastrutture a rischio

AXA Italia porta a Lucca il ciclo di incontri dedicato ai rischi climatici, con un approfondimento scientifico che delinea scenari preoccupanti per la Toscana al 2050. L’appuntamento, intitolato “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio”, si è svolto nella sede di Confindustria Toscana Nord e ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni di categoria e imprese del territorio, con il patrocinio di ANIA, del Comune di Lucca e della Regione Toscana. Durante l’incontro è stato presentato lo studio realizzato da AXA Climate, che mette in evidenza come il cambiamento climatico renderà la regione sempre più esposta a temperature estreme, inondazioni e stress idrico.

Secondo le proiezioni illustrate da Gabriella West, Head of UK & US Markets AXA CLIMATE School, le temperature annuali potrebbero aumentare in tutta la Toscana, passando dai valori attuali compresi tra 30 e 34 gradi a una fascia che arriverà fino a 38 gradi entro il 2050. Alcuni centri urbani saranno particolarmente colpiti: a Lucca le temperature massime percepite all’ombra potrebbero raggiungere i 46,5 gradi, mentre Firenze potrebbe arrivare addirittura a 50 gradi, con un incremento significativo dei giorni in cui si supereranno i 35 gradi. Dal 2050 sono inoltre previste ondate di calore senza precedenti, con periodi di 20 giorni consecutivi a 38 gradi ogni 5-10 anni e scenari estremi che potrebbero toccare i 41 gradi per 70 giorni l’anno.

Il cambiamento climatico non riguarda solo il caldo. Gli eventi meteorologici estremi, già evidenti negli ultimi anni, tenderanno a intensificarsi. L’incontro ha ricordato come nel marzo del 2025 le province di Livorno, Pisa e Firenze abbiano registrato in sole 24 ore precipitazioni pari al 300 per cento della media mensile. Simili fenomeni, secondo i modelli, diventeranno più frequenti e rappresenteranno un pericolo crescente per infrastrutture cruciali della regione. Tra le aree più esposte figurano i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona a nord del fiume Serchio, con possibili livelli dell’acqua compresi tra 50 e 150 centimetri, mentre alcune tratte autostradali come l’A11 e l’E76 potrebbero arrivare a registrare allagamenti fino a quattro metri.

Sempre secondo lo studio, la Toscana dovrà affrontare un incremento dello stress idrico, soprattutto nel settore settentrionale della regione, dove entro il 2050 si utilizzerà fino all’80 per cento dell’acqua disponibile. Nel resto del territorio, già oggi classificato come “estremamente a rischio”, la situazione peggiorerà ulteriormente, passando da un utilizzo dell’86 per cento a una stima del 132 per cento delle risorse disponibili. A questo scenario si aggiunge un aumento del rischio frane, fenomeno che ha già dato segnali allarmanti: solo nell’aprile 2025, nella zona di Lucca, tre episodi hanno causato l’interruzione dell’acquedotto di Fabiano e l’isolamento di diverse località.

Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA: “La protezione dalle catastrofi naturali è un tema centrale per il Paese, soprattutto alla luce dell’elevata fragilità, dal punto di vista idrogeologico, del nostro territorio e degli effetti del cambiamento climatico in atto. Per questo, la legge che impone a tutte le imprese di assicurarsi per i danni causati dalle calamità naturali è una grande opportunità per mettere in sicurezza il tessuto produttivo italiano. Siamo entrati nella fase conclusiva del percorso di adeguamento alla norma: per le aziende di grandi e medie dimensioni l'obbligo è già in vigore. L'auspicio è che anche le piccole, alle quali è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2025, comprendano il grande valore delle polizze catastrofali per la tutela della loro attività”.

Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia: “A pochi mesi dalla tappa di Torino, torniamo con il ciclo di incontri sui cambiamenti climatici, giunti al loro sesto appuntamento, questa volta a Lucca in Toscana. L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione, sottolinea l’impegno di AXA nel supportare la società nella transizione climatica con un approccio a 360°. Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva e come assicuratori abbiamo un ruolo sociale fondamentale nel promuovere una cultura della prevenzione basata su dati scientifici, proporre soluzioni concrete e contribuire a costruire un percorso di sviluppo sostenibile, in una logica di collaborazione pubblico-privata”.

Spazio anche alle soluzioni operative. AXA ha presentato Altitude, una piattaforma sviluppata per aiutare le aziende a valutare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, identificare i possibili impatti finanziari e definire strategie di adattamento, anche attraverso misure di mitigazione dedicate. L’iniziativa ha inoltre coinvolto rappresentanti del mondo istituzionale, economico e imprenditoriale, tra cui Confindustria Toscana Nord, Belfor Italia, S.C. Trading e diversi referenti del Gruppo AXA, con l’obiettivo di raccogliere testimonianze ed esperienze utili a rafforzare la resilienza dei territori.

L’incontro di Lucca si inserisce in un percorso più ampio che ha già toccato diverse città italiane e che mira ad accompagnare comunità e imprese verso una maggiore consapevolezza dei rischi climatici. In un Paese in cui il 94 per cento dei comuni è esposto a frane o alluvioni e dove la vulnerabilità naturale è aggravata dagli effetti del riscaldamento globale, iniziative come quella di AXA invitano a superare la logica dell’emergenza e a costruire una strategia strutturale di prevenzione e adattamento.

Le dichiarazioni ad Affaritaliani di Giorgia Freddi, Head of External Communication, Sustainability & Public Affairs di AXA Italia 

 

"Siamo qui oggi in Toscana per due motivi fondamentali. Il primo è diffondere una cultura sempre più orientata alla prevenzione e alla mitigazione dei rischi, facendo leva su strumenti scientifici e dati. Il secondo obiettivo è riunire attorno allo stesso tavolo tutte le istituzioni e gli interlocutori coinvolti, per favorire un dialogo concreto che porti a soluzioni altrettanto concrete. I dati, purtroppo, parlano chiaro: oggi il 95% dei territori italiani è esposto a rischi di frana o alluvione, e l’80% delle abitazioni private si trova nella stessa condizione. È quindi necessario intervenire con urgenza e con pragmatismo. Axa Italia adotta un approccio a 360 gradi alla transizione climatica. Questo approccio parte dalla sensibilizzazione, e in questo senso rientrano anche incontri come quello di oggi, ma non si ferma qui: si estende anche alla dimensione più propriamente business", ha dichiarato Giorgia Freddi, Head of External Communication, Sustainability & Public Affairs di AXA Italia, ai microfoni di affaritaliani.

Freddi ha concluso: "Un esempio è l’introduzione, per i nostri agenti, di un sistema automatico di self-assessment che permette alle imprese, in pochi minuti, di avere una percezione chiara della propria esposizione al rischio e del relativo impatto finanziario. Non ci fermiamo qui. Collaboriamo con numerose università, tra cui la LUISS, con cui abbiamo realizzato un laboratorio dedicato ai temi del cambiamento climatico e della giustizia sociale. Abbiamo inoltre partecipato di recente a una conferenza globale, l’'Dolomite conference', dove università e giovani si incontrano per discutere proposte che provengono proprio dai giovani, che rappresentano il nostro futuro. Queste proposte, in questi giorni, sono state presentate alla Cop30 di Belem".

Tags:
axa italia 2025axa italia cambiamento climaticoaxa italia freddiaxa italia letizia d’abbondanzaaxa italia toscana