AXA Italia protagonista alla Dolomite Conference on Global Governance of Climate Change and Sustainability - Venice Edition, in qualità di Founding Partner
D’Abbondanza (AXA Italia): “Il rischio climatico rimane oggi il primo rischio percepito a livello globale, in crescita quelli geopolitici, cyber risk e IA”
AXA Italia, conclusa la quarta Dolomite Conference on Global Governance of Climate Change and Sustainability - Venice edition: focus su soluzioni concrete e ruolo delle imprese nella sfida climatica
La quarta edizione della Dolomite Conference on Global Governance of Climate Change and Sustainability Venice edition, promossa da Vision e co-fondata dal Gruppo AXA, si è tenuta per la prima volta a Venezia, sull’isola di San Servolo, dopo le tre edizioni precedenti di Trento e Bolzano. L’evento ha riunito leader internazionali, imprese e università da tutto il mondo per affrontare i nuovi “punti di non ritorno” del cambiamento climatico e per delineare strategie globali di adattamento e innovazione.
A soli tre anni dalla prima edizione, la Conferenza di tre giorni è tornata con un format rinnovato e obiettivi più ambiziosi, in un contesto mondiale sempre più instabile. Il dibattito sul clima è oggi sospeso tra il contraccolpo politico in Europa e negli Stati Uniti e l’accelerazione della crisi che colpisce il Sud globale, mentre cresce la tensione attorno al Green Deal e gli USA annunciano il ritiro dall’Accordo di Parigi. Intanto, il pianeta ha già superato la soglia critica di +1,5 °C e si avvicina ai “tipping points” oltre i quali i processi di deterioramento potrebbero diventare irreversibili.
Per AXA, Founding Partner della Conferenza, è intervenuta la Chief Customer and External Communication Officer AXA Italia, Letizia D’Abbondanza che ha parlato di come il cambiamento climatico resta il rischio più percepito a livello globale, seguito da geopolitica e cyber security, con AI e dati in rapida ascesa. Tuttavia, cala l’urgenza attribuita dagli esperti al rischio climatico ed emerge la “climate fatigue”, un senso diffuso di vulnerabilità e impotenza. D'Abbondanza ha spiegato inoltre che vi è una crescita dell’attesa di un intervento pubblico, mentre molte aziende si proteggono solo nel breve termine. Le assicurazioni sono già fortemente esposte: nel primo semestre 2025 i danni climatici hanno raggiunto 135 miliardi di dollari. In Italia, tra i Paesi più fragili d’Europa, si accelera il dibattito su un obbligo assicurativo e sulla collaborazione pubblico–privato.
Letizia D'Abbondanza ha inoltre dichiarato: "In AXA stiamo cercando di dare un contributo concreto. Dopo un 2023 davvero difficile per il settore assicurativo, per noi un vero 'annus horribilis', con sinistri cinque volte superiori all’anno precedente, abbiamo creato una task force dedicata alle catastrofi, per garantire risposte ai clienti entro 48 ore, e liquidazioni nella massima rapidità possibile. A livello internazionale stiamo investendo su soluzioni di assicurazione parametrica, che rappresentano uno step evolutivo fondamentale per la gestione degli eventi estremi".
D'Abbondanza ha spiegato come AXA abbia introdotto un sistema di ESG Scoring per i clienti in cui viene analizzato il loro profilo e vengono poi offerti incentivi concreti a chi intraprende percorsi di prevenzione e sostenibilità. "Crediamo che questa sia la strada: protezione, prevenzione e partnership per costruire resilienza reale".
Ancora una volta quindi, il cambiamento climatico si conferma al primo posto tra i rischi più percepiti a livello mondiale, come emerge anche dal Future Risks Report 2025, la dodicesima edizione dell’indagine sui rischi emergenti globali condotta dal Gruppo AXA in collaborazione con IPSOS. Lo studio, che coinvolge 3.600 esperti di rischio in 57 Paesi (7 in più rispetto al 2024) e 23.000 cittadini in 18 Paesi, fotografa un contesto segnato da minacce sempre più interconnesse e da un crescente senso di vulnerabilità collettiva.
Il mondo si avvicina a una soglia critica, con quindici potenziali tipping points climatici, che potrebbero innescare processi irreversibili. La conferenza, che ha riunito istituzioni internazionali, università, aziende e think tank, punta a ridefinire l’agenda climatica globale, rendendola più inclusiva e pragmatica, e ad affrontare temi chiave come il ruolo delle imprese nella transizione verde, le nuove tecnologie energetiche e una governance capace di bilanciare sostenibilità e competitività economica.
Venezia, città simbolo della lotta millenaria contro l’acqua, diventa così il laboratorio naturale per discutere le strategie del futuro, anche alla luce della sfida infrastrutturale rappresentata dal MOSE. La conferenza stabilirà un legame diretto con la prossima COP30 di Belém, in Brasile, organizzando quattro Climate Negotiation Workshops in collaborazione con il Centro Brasileiro de Relações Internacionais (CEBRI) per superare gli stalli nei negoziati internazionali.
Oltre ad AXA, presenti altri autorevoli partner quali Konrad Adenauer Stiftung, Istituto per il Credito Sportivo, Euronext, Fondazione Giorgio Cini e Venice Sustainability Foundation. Collaborano anche Bocconi, Politecnico di Milano, Ca’ Foscari, IUAV, LUISS e Venice International University. I media partner includono The Conversation, Illuminem, il gruppo GEDI (la Repubblica, La Stampa), RAI e Al Jazeera, con l’obiettivo di raggiungere il pubblico del Global South.
Secondo Vision, la crisi climatica è ormai una sfida di governance globale e di sopravvivenza collettiva, e Venezia, città sospesa tra passato e futuro, si propone come capitale mondiale della riflessione e dell’azione per non oltrepassare il punto di non ritorno. In questo contesto, AXA Italia conferma il proprio impegno per una transizione climatica concreta e inclusiva, fondata su prevenzione, innovazione e collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini. La Dolomite Conference si conferma così un hub strategico di confronto internazionale, in grado di orientare le decisioni globali in vista della COP30.
L’intervista di Affaritaliani a Letizia D’Abbondanza, Chief Customer and External Communication Officer AXA Italia
Letizia D’Abbondanza, Chief Customer and External Communication Officer AXA Italia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Siamo partner della Dolomite Conference sin dalla sua nascita perché crediamo profondamente nella necessità di agire concretamente per il clima, affrontando un tema complesso come questo attraverso due leve fondamentali: da un lato la scienza, coinvolgendo esperti che conoscono a fondo il problema; dall’altro il contributo delle nuove generazioni, che portano idee innovative, nuovi punti di vista e approcci inediti. L’obiettivo è anche quello di costruire un manifesto d’azione in vista di un appuntamento cruciale come la COP30. È da questa visione che nasce il nostro impegno”.
“Il rischio climatico rimane oggi il primo rischio percepito a livello globale, anche se vediamo una crescita significativa di altri rischi: al secondo posto quello geopolitico, seguito dal cyber risk e dal tema dei dati e dell’Intelligenza Artificiale. Il contesto è più frammentato rispetto al passato: solo il 55% degli esperti indica oggi il rischio climatico nella top 5, contro il 63% dello scorso anno. Ciò che osserviamo è un fenomeno di “climate fatigue”: le persone si sentono sopraffatte, forse anche a causa dello storytelling finora adottato e della percezione di non poter incidere realmente sul problema”, ha dichiarato D’Abbondanza.
“Parallelamente, diminuisce la fiducia nelle istituzioni e nella politica, mentre cresce quella verso le imprese, chiamate, come noi assicuratori, a svolgere un ruolo attivo nel mitigare i rischi e nell’offrire soluzioni concrete. In AXA interveniamo su due fronti: ripristino dei danni e prevenzione. Sul primo, vogliamo raggiungere l’eccellenza nella gestione delle catastrofi naturali: per questo abbiamo creato task force dedicate che intervengono in modo immediato a supporto dei clienti”, ha detto D’Abbondanza.
“Sul fronte della prevenzione, abbiamo sviluppato il programma Prometeo, che avvisa i clienti in anticipo sui possibili eventi naturali, con oltre 3 milioni di SMS e notifiche inviate per informarli, fornire consigli utili e aprire automaticamente la pratica di sinistro dopo l’evento. Inoltre, rafforziamo la consapevolezza sul territorio attraverso il Climate Roadshow, durante il quale mostriamo con dati scientifici cosa potrebbe accadere nei prossimi 25 anni nelle diverse regioni italiane”, ha poi concluso D’Abbondanza.
L’intervista di Affaritaliani al Prof. Gianfranco Pellegrino, che dirige “AXA Research Lab on Climate Change, Risk and Justice”, presso l’Università Luiss, Professore del Dipartimento di Scienze Politiche
Il Prof. Gianfranco Pellegrino ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Il cambiamento climatico è una questione di rischio, un rischio spesso imprevedibile che colpisce anche persone che non possono permettersi alcuna copertura assicurativa. Per questo è necessario sviluppare nuovi strumenti assicurativi ispirati a principi di giustizia internazionale ed equità".
"Insieme agli studenti della LUISS e agli altri membri del Laboratorio AXA su rischio climatico e giustizia", ha proseguito il Prof. Pellegrino, "nell’ambito della Dolomite Conference di Venezia, stiamo elaborando nuovi strumenti teorici e operativi per connettere assicurazioni, meccanismi di loss & damages e giustizia climatica".
"Le assicurazioni parametriche, la collaborazione tra settore pubblico e privato e la copertura dei danni imprevisti rappresentano le nuove frontiere della giustizia climatica, della teoria assicurativa e delle scienze politiche applicate alle negoziazioni sul clima. Alla COP30, tutte queste sfide saranno finalmente affrontate e, auspicabilmente, trovate soluzioni concrete", ha concluso il Prof. Pellegrino.
L’intervista di Affaritaliani a Francesco Grillo, Director del Think Tank Vision e docente presso l’Università Bocconi di Milano
Francesco Grillo, Director del Think Tank Vision e docente presso l’Università Bocconi di Milano, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “La Conferenza sulla Global Governance and Climate Change, giunta alla sua quarta edizione e tenutasi quest’anno a Venezia, ha l’obiettivo, con ancora maggiore efficacia rispetto agli anni precedenti, grazie a una più ampia partecipazione di grandi imprese internazionali, a partire da AXA, partner fondatore dell’iniziativa, di elaborare proposte estremamente concrete e specifiche su temi cruciali come mobilità, gestione dei rifiuti, agroalimentare e infrastrutture necessarie alla transizione energetica".
"Si tratta di un appuntamento dal respiro profondamente globale, che coinvolge tutte le principali regioni del mondo e che porterà alla redazione di un manifesto ufficiale destinato a essere presentato fra un mese alla COP30 di Belém, alla quale è collegata direttamente anche la presidenza della COP30, presente a Venezia in questa occasione”, ha poi concluso Grillo.