Eataly lancia 'Eataly alla Radice': trasparenza e filiera tracciata per la pasta italiana

Ogni confezione di pasta Eataly alla Radice è dotata di un QR Code che rimanda all’etichetta narrante curata da Slow Food Italia, fornendo al consumatore informazioni sul percorso produttivo

di Redazione Corporate
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Eataly presenta 'Eataly alla Radice': filiera tracciata e sostenibile per la pasta di qualità italiana

Eataly lancia Eataly alla Radice, un progetto che mette al centro la trasparenza, la tracciabilità e la qualità della filiera della pasta di semola di grano duro. Il progetto, sviluppato con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Palermo e Slow Food Italia e verificato da RINA, punta a valorizzare la produzione attraverso un disciplinare tecnico che guida le aziende verso un miglioramento continuo, integrando pratiche agroecologiche volte a preservare suolo, acqua, biodiversità e identità territoriale.

I primi formati certificati Eataly alla Radice sono spaghetti, linguine, paccheri e rigatoni, prodotti secondo standard rigorosi che coinvolgono tutte le fasi della filiera: dalla coltivazione del grano duro alla molitura, fino alla produzione e confezionamento. I produttori coinvolti comprendono Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus e ATS Agri per la coltivazione, Molino De Vita per la trasformazione in semola e il Pastificio Afeltra di Gragnano per la produzione dei formati finiti, combinando tradizione, innovazione e attenzione ambientale.

Ogni confezione di pasta Eataly alla Radice è dotata di un QR Code che rimanda all’etichetta narrante curata da Slow Food Italia, fornendo al consumatore informazioni sul percorso produttivo, sulle pratiche agronomiche e sull’identità culturale del prodotto. L’iniziativa non solo garantisce qualità e sicurezza alimentare, ma trasforma la confezione in un mezzo di comunicazione attiva, rendendo il processo produttivo accessibile e comprensibile.

Andrea Cipolloni, CEO di Eataly Group, sottolinea come il progetto rappresenti un passo importante verso filiere trasparenti e responsabili, con l’obiettivo di estendere in futuro lo stesso approccio ad altre linee di prodotto. Anche RINA, attraverso verifiche e audit in campo, conferma la conformità ai requisiti del disciplinare, rafforzando la fiducia dei consumatori e dei produttori.

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