Edison, Fondazione EOS: oltre 300 studenti milanesi immaginano la città del futuro con il progetto Fuori Asse Kids

Magliulo (Fondazione EOS): "Attivare percorsi come questo significa costruire spazi sicuri di ascolto, espressione e crescita per i più giovani"

di Redazione Corporate
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Edison, Fondazione EOS: coinvolti più di 300 studenti di Milano in laboratori scolastici per immaginare insieme una città nuova

Le città ideali esistono, e parlano con la voce dei più giovani. È questo lo spirito che anima BAUCI – Circo delle Città Invisibili, lo spettacolo di circo contemporaneo della compagnia milanese Quattrox4, cuore pulsante del progetto Fuori Asse Kids sostenuto da Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, con il supporto di Fondazione Cariplo, del Comune di Milano e in collaborazione con ABCittà.

Partendo dall’opera di Italo Calvino Le città invisibili, oltre 300 studenti delle scuole primarie e secondarie dei Municipi 2 e 9 di Milano sono stati coinvolti in laboratori scolastici di espressione artistica, lettura e narrazione. Il loro compito? Immaginare una città nuova: accogliente, sostenibile, inclusiva. Una città in cui si sentano finalmente ascoltati.

Per Fondazione EOS attivare percorsi come questo significa costruire spazi sicuri di ascolto, espressione e crescita per i più giovani, in un momento storico in cui molte ragazze e ragazzi rischiano di sentirsi ai margini, inascoltati dagli adulti. I laboratori scolastici che abbiamo attivato nei municipi milanesi non sono solo attività culturali, ma inviti a prendere parola, a immaginare, a condividere”, ha dichiarato Francesca Magliulo, Direttrice di Fondazione EOS.

Attraverso disegni, testi scritti e registrazioni vocali, bambini e ragazzi hanno tradotto in immagini e parole sogni, paure e desideri legati alla città in cui vivono o vorrebbero vivere. Le loro creazioni sono diventate parte integrante dello spettacolo BAUCI, in programma al BiG – Borgo intergenerazionale Greco dal 10 maggio al 2 giugno, con 20 repliche tra matinée scolastiche e appuntamenti aperti al pubblico.

Due repliche speciali, il 13 e il 28 maggio, saranno interamente dedicate all’immaginario dei ragazzi, trasformando il tendone del circo in una vera e propria installazione immersiva animata dalle loro voci e visioni. Uno spazio simbolico in cui le città “invisibili” diventano visibili, e soprattutto ascoltate.

Lo spettacolo, già apprezzato al Romaeuropa Festival, è diretto da Clara Storti e mette in scena quattro città calviniane attraverso diverse discipline circensi: acrodanza, giocoleria, mano a mano e scala di equilibrio. Una narrazione poetica e potente, pensata per dialogare con bambini, adolescenti e adulti, offrendo un’esperienza culturale collettiva.

Il progetto si inserisce in un contesto urbano in trasformazione: il quartiere Greco di Milano. Lontano dai riflettori del centro città, Greco è diventato negli ultimi anni un laboratorio di convivenza e rigenerazione urbana. Fondazione EOS è già attiva in zona con altri progetti di impatto sociale, come la riqualificazione dell’Ex Manifattura Tabacchi in collaborazione con enti locali e realtà del terzo settore.

La scelta di portare qui Fuori Asse Kids è quindi strategica e simbolica: portare cultura dove serve, dare protagonismo a chi spesso resta invisibile, e stimolare un dialogo generazionale attraverso il linguaggio universale dell’arte.

L’iniziativa segue il successo del progetto “Traiettorie di Circo”, realizzato da EOS e Quattrox4 a Palermo nel 2024, nei quartieri Danisinni e Noce. Anche lì, i giovani hanno trasformato visioni urbane in performance, dimostrando come il circo contemporaneo possa essere strumento di partecipazione civica e creatività collettiva.

Il percorso si concluderà simbolicamente il 2 giugno, con una grande festa aperta alla cittadinanza e con la presentazione di una nuova visione urbana condivisa: “una città di tutte le persone”, nata dall’ascolto delle nuove generazioni. Un atto finale che rappresenta molto più di un evento culturale: è l’inizio di una narrazione collettiva in cui la voce dei giovani non è solo accolta, ma messa al centro del processo creativo, educativo e sociale.

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