Enel, presentati i risultati al 30 giugno 2025: ricavi pari a 41 miliardi di euro

Cattaneo (Enel): "La creazione di valore continua a guidare tutte le nostre azioni: si prevede che l’Utile netto ordinario di Gruppo si attesterà a fine anno nella parte più alta della guidance"

di Redazione Corporate
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Enel annuncia i risultati al 30 giugno 2025: ricavi pari a 41 miliardi di euro, +5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024

Enel archivia un primo semestre positivo, con risultati in crescita nonostante un contesto macroeconomico complesso e la chiusura del piano di dismissioni avviato nel 2022. Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025, evidenziando solidi indicatori economici e strategici che confermano la validità del percorso intrapreso.

I ricavi del Gruppo sono saliti a 40,8 miliardi di euro, in aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato trainato principalmente dalla crescita nel comparto della Generazione Termoelettrica e Trading, che ha registrato un +37,1%, grazie al maggior volume di vendite nel mercato wholesale e all’aumento dei prezzi medi. L’EBITDA ordinario si è attestato a 11,47 miliardi di euro, in lieve crescita (+0,9%) al netto delle variazioni di perimetro, mentre l’EBITDA totale è sceso a 11,1 miliardi, (-11,6%) a causa dell’assenza dei proventi straordinari derivanti dalle dismissioni completate nel 2024.

Il risultato netto ordinario di Gruppo ha raggiunto 3,82 miliardi di euro, in crescita del 4,4% a parità di perimetro, sostenuto da una buona performance operativa e da un calo degli oneri finanziari legati al minore indebitamento. Il risultato netto complessivo, invece, si è attestato a 3,43 miliardi di euro, in calo dell’11% a causa dell’assenza di componenti straordinarie.

L’indebitamento finanziario netto si riduce lievemente a 55,4 miliardi di euro, grazie ai flussi di cassa operativi e all’emissione di strumenti finanziari ibridi, che hanno compensato l’esborso per investimenti e dividendi. In termini di investimenti, Enel ha speso 4,5 miliardi di euro nel semestre, in calo del 14,2% rispetto all’anno precedente, ma con una decisa focalizzazione sulla rete elettrica e sulla digitalizzazione, in linea con il piano strategico 2025-2027.

“I risultati del primo semestre 2025 confermano ancora una volta l’efficacia della nostra strategia di capital allocation e delle iniziative di advocacy in Europa e nelle Americhe, che ci hanno consentito di migliorare il profilo rischio-rendimento del Gruppo riducendo l’esposizione alla volatilità dei mercati energetici e aumentando la visibilità sull’evoluzione del business”, ha dichiarato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato del Gruppo Enel. “La creazione di valore continua a guidare tutte le nostre azioni: si prevede che l’Utile netto ordinario di Gruppo si attesterà a fine anno nella parte più alta della guidance; inoltre il piano di buyback annunciato oggi migliorerà ulteriormente la remunerazione degli azionisti di Enel, in aggiunta a quanto già previsto dalla nostra solida politica dei dividendi”.

L’iniziativa prevede l’acquisto di fino a 495 milioni di azioni proprie, da completare entro fine 2025, e riflette la volontà del Gruppo di rafforzare la remunerazione degli azionisti. Con una quota di energia prodotta da fonti a zero emissioni pari all’83,9%, Enel prosegue il suo percorso verso la decarbonizzazione, puntando al net zero entro il 2040. Nel semestre è stata incrementata la capacità installata rinnovabile a 60,7 GW, grazie anche all’acquisizione di 34 centrali idroelettriche in Spagna.

Infine, il piano industriale conferma per il 2025 un EBITDA ordinario tra 22,9 e 23,1 miliardi e un utile netto ordinario tra 6,7 e 6,9 miliardi di euro, mantenendo saldi gli obiettivi in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e crescita selettiva.

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